Kill The Beat è un format ideato da Litothekid, rapper, produttore e sound engineer torinese, conosciuto anche come Paolito – membro fondatore dei Duplici -, nonché proprietario del Substrato Studio.
Un beat, un rapper, un microfono, e una pioggia di barre. In sostanza, un invito ad “uccidere il beat”, nella maniera più stilosa ed efficace possibile: questo è Kill The Beat. Tutte le strumentali sono firmate da Litothekid, che invita il rapper ospite nel suo studio, per registrare questa pioggia di barre one take, ossia in una sola sessione di registrazione.
Un approccio al rap che torna alle origini, al metodo classico, solo un produttore e un rapper, solo una base e un testo, solo punchline, incastri e metriche. L’importante è lo stile, l’importante è la tecnica, l’importante è incendiare il microfono.
Dopo aver lanciato col botto la seconda stagione, portando al microfono la leggenda vivente Dafa dei Lyricalz, Litothekid ha soddisfatto la sete di rap dei suoi ascoltatori, inanellando episodi con TITO SHERPA, Deal The BeatKrusher e Duke. Un mix di veterani ed emergenti affamati, ai quali si aggiunge oggi Joelz, punta di diamante del roster Juicy Music, la factory creativa fondata da Ensi.
Classe ’94, già conosciuto dai fan del rap anche grazie alla mega posse track “All Blacks” – che coinvolge Mattak, Nerone ed Ensi -, Joelz è fratello di quest’ultimo, e riprova che il rap scorre forte nelle vene di questa famiglia. Il suo Kill The Beat è una pioggia di barre e incastri senza sosta, su un beat costruito attorno a un loop ipnotico. Come lo definisce lui, un “tutorial”: un vademecum su come spaccare una strumentale.
Kill The Beat è prodotto, mixato e masterizzato da Litothekid al Substrato Studio di Moncalieri, Torino. L’aspetto grafico è curato da Max Petrone.
Supported by Sericraft, media partner Lacasadelrap, Hotblock Radio.
COMMENTI