TESTO
Che soddisfazione
Questo minestrone
Tutto il circondario saprà saprà
Come vivo io? Non lo so neanch’io
Ma se me lo dicono lo so
E non sarà mai troppo asburgico
Farsi mandare apposta dall’esercito
Una minestra perfida
Come un’abitudine
Roba di libidine
E di solitudine
Ma scusa, dimmi, parlo arabo?
Se non mi vuoi capire dillo subito
Che in un sonno torpido
Mi vorrei nascondere
Roba di fuliggine
E di carta-pecora
Non sense, pensaci tu
L’alta moda è amabile
Qualche volta affabile
Siamo andati in cimbali lo so, lo so
Tu pensa a sorridere
Che io penso a vendere
Roba da cannibali, però
Ancheggiano mannequins fanatiche
Ancheggiano, si sporgono e poi sbandano
Come consuetudine
E beatitudine
Forse fuori margine
Fiancheggiando un argine
Non posso più, non posso più bearmici
Posate le posate, adesso allungami
Una domanda singola
Come una voragine
Roba da filippiche
E forse da dialettiche
Non sense, pensaci tu
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Non sense si trova nell'album Aguaplano uscito nel 1987 per CGD Eastwest.
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L'articolo Paolo Conte - Non sense testo lyric di Paolo Conte è apparso su Rockit.it il 2020-05-25 09:57:15
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