Ha esordito nell’inverno del 2014 con due album, pubblicati a pochi mesi di distanza uno dall’altro, rispettivamente “Half Man” e “Mirror”, dove elettronica e strumenti della tradizione orientale si mescolavano per creare una Dance trascinante ed evocativa, ricca di misticismo e beats techno/dubstep.
Torna nel 2016 con “Metamorphosis” , un ep di 5 brani (3 inediti e 2 remix) per l’italiana Dyrwalk, mantenendo le ritmiche tribali e la gentilezza dei synth; una metamorfosi che ritrova le sfumature dark di “Mirror” LP ed il pragmatismo di “Half Man” LP.
Il 2019 è il turno di “Monastic Life”, risultato di un lungo periodo speso in solitudine, meditando e praticando l’antica arte del Qi Gong; musicalmente parlando HLFMN ha seguito l’impulso a perfezionare la formula impostata nei primi due album, dove beat aggressivi e spesso in cassa dritta si mescolavano a strumenti e sonorità delle antiche tradizioni orientali, soprattutto Cina e
Giappone… il suo obiettivo era e rimane quello di unire un passato ancestrale e per certi versi Sacro, con l’attitudine festosa e ballabile della musica elettronica da dancefloor.
Il 2020 è l’anno di “Fire” un disco che non può davvero essere etichettato in un genere specifico a causa della sua urgenza di raccontare storie molto diverse tra loro e di descrivere emozioni contrastanti, il che porta HLFMN a scegliere uno stile diverso per ogni brano, dall’ Hip Hop al Grime Rap, passando attraverso Trip-Hop, Uk-Garage, IDM e Future Bass dove, a differenza dei lavori precedenti, spesso appaiono rime e versi di Rappers ed MC, modificati a dovere per creare voci a volte infantili, a volte aliene; la sua passione per la musica tradizionale ed esotica è rimasta intatta, come è possibile ascoltare in tutto questo nuovo LP, con campionamenti allo stato dell’arte di strumenti tibetani, indonesiani e giapponesi.
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L'articolo Biografia HLF MN di HLF MN è apparso su Rockit.it il 2022-03-21 20:03:01