Verrà pubblicato il 28 settembre, per BetaProduzioni, “Nothing but the Rythm” primo disco dei Parranda Groove Factory, anticipato dal videoclip del singolo “Menomalenonsononormale”, diffuso in esclusiva su Fanpage.it lo socorso 15 luglio e che, in meno di 24 ore, ha superato le 82.000 view.
Nothing But The Rhyth è un viaggio che racconta la storia del progetto Parranda Groove Factory dai suoi primi giorni di vita ad oggi. Nato dall’idea di fondere il sound delle percussioni brasiliane con sonorità elettroniche, reggae, funky e folk; la band, composta da dieci elementi, in questi “quattro” anni di vita ha esplorato generi musicali più disparati. Tutti i brani contenuti nel disco sono però riconducibili a due anime principali che da sempre caratterizzano la produzione parrandiana. Suoni scuri, elettronici, e ritmiche tirate si contrappongono, tra una traccia e l’altra, ad atmosfere calde, allegre e colorate.
Alcune delle tracce contenute nel disco sono reinterpretazioni di pezzi di artisti che influenzano da sempre la produzione artistica dei Parranda; altre invece sono composizioni (strumentali o cantate) completamente originali. Nella giungla di generi e atmosfere diverse in cui ci si avventura ascoltando quest’album un filo conduttore c’è e guida l’ascoltatore dalla prima all’ultima traccia: le percussioni brasiliane, vere protagoniste del progetto, una scelta che sottolinea ciò che maggiormente conta nel progetto: appunto “Nient’altro che il ritmo”.
Light curve waves to sound
Beat originale: Serena Favale / Campionamenti: NASA Historical Sounds
“Light Curve Waves to Sound” è la tecnica utilizzata per tradurre le frequenze luminose delle stelle in frequenze sonore udibili dall’uomo. Una delle linee di basso della prima traccia del disco è il suono di una stella (la KIC7671081B, registrata dallo spacecraft Kepler, per la precisione).
L’evoluzione del gruppo nei suoi primi 3 anni di vita è “raccontata” dai campionamenti legati alla storia delle missioni spaziali sul beat reggae-dub che è la radiazione cosmica di fondo (in levare) dell’Universo parrandiano, il suono da cui tutto ha inizio.
Agua de beber
Autore del brano originale: Antonio Carlos Jobim /Ritmo di ispirazione: Sambareggae, Axé
Questa reinterpretazione di Agua De Beber di Antonio Carlos Jobim è uno dei primi arrangiamenti scritti agli albori del progetto. Un pezzo house sottomarino in cui sul fondale percussivo di timbe e surdi si intrecciano trombe liquide e voci di sirene.
Stoned Circus
Voce Campionata: Andrea Parla /Ritmo di ispirazione: Sambareggae, Timba
Se i Parranda dovessero tradurre in immagini la natura di questo pezzo, prenderebbero come esempio la scena di uno dei film animati più conosciuti al mondo “Dumbo”: specificatamente quella in cui l’elefantino si ubriaca e viene catapultato nel lisergico mondo dei Rosaelefanti.
Mi vida
Autore del brano originale: Manu Chao /Ritmo di ispirazione: Samba, Funky, Afoxe
Uno dei brani di Manu Chao preferito dalla band, rivisto in chiave samba-ska. Campionamenti e parti strumentali originali si alternano alle strofe del re della patchanka.
Synthcretism
Voce Campionata: Biagio Peccerillo /Ritmo di ispirazione: Funky, Timba, Afoxe
Il brano più spiccatamente elettronico-dance del disco. L’atmosfera è cupa, scura e carica. Sintetizzatori, bassi slappati ed effetti sub viaggiano sui binari tracciati da percussioni e drum machines con un solo obbiettivo: spettinare chi ascolta.
Lu bene mio
Autore del brano originale: Matteo Salvatore/ Ritmo di ispirazione: Maracatu
Cronologicamente è l’ultimo brano composto dalla band, probabilmente il più maturo per sound e intensità; tributo a Matteo Salvatore, poeta e cantante di musica popolare del Gargano.
Il maracatu, ritmo tradizionale del nord-est brasiliano, detta la pulsazione a synth e bassi che fanno da sfondo elettronico alla vera protagonista del brano: la melodia ipnotica di questa splendida ballata.
It’s a man’s world
Autore del brano originale: James Brown /Ritmo di ispirazione: Reggae, Sambareggae
Se James Brown avesse i dread “It is a Man’s World” suonerebbe più o meno così, o almeno così la pensano i parranderos. Un sambareggae caldo che scioglie le anche del pubblico sin dai primi live della band.
Avenida do Olodum
Ritmo di ispirazione: Sambareggae
In un doveroso omaggio alla tradizione percussiva afrobrasiliana, i Parranderos si levano la maschera, calzano le infradito e sfilano lungo la “strada di Olodum”, uno dei “blocos” più importanti di Salvador di Bahia e autori del groove, che accelera progressivamente come in un mixaggio delle peggiori discoteche del Pelourinho.
Los Parranderos
Testo: Guido Gioioso, Dario Firuzabadì /Ritmo di ispirazione: Rumba, Sambareggae
Il Pianeta Parranda non ha anelli intorno a sé, ma una mega pista da ballo su cui Los Parranderos ballano una musica senza nome. La musica senza nome in questione è un sambareggae estivo e danzereccio da mandare in cassa a tutto volume o da suonare al tramonto, chitarra e pandeiro.
Sacerdoti dell’umanità (feat. Smania Uagliuns)
Testo e voci: Smania Uagliuns, Flavia Quass /Ritmo di ispirazione: Funky, Sambareggae
Remix di un brano di Troglodigital, ultimo disco degli Smania Uagliuns. Sonorità e ritmiche funky fanno da contrappunto al rap irriverente degli sciamani dell’hip hop italiano.
Melocoreutica
Voce campionata dal documentario “La taranta” di Gian Franco Mingozzi, testo di Salvatore Quasimodo
Una cantilena ipnotica e una voce d’altri tempi fanno da mantra avvertendo chi ascolta dell’elevato potere terapeutico della musica, rimedio di ogni malessere, per efficacia secondo solo ai fiori di Bach e alla cachaça.
Menomalenonsonormale
Testo: Guido Gioioso /Ritmo di ispirazione: Pizzica, Samba
Menomalenonsonormale è una sorta di inno all’anticonformismo, all’estro, all’espressione artistica dal basso. Nel testo si celebra un modo di vivere “non normale”, lontano da stereotipi e convenzioni sociali che soffocano la libertà di essere, proprio di chi, con gli occhi e l’entusiasmo di un bambino, si lascia affascinare da una banda che sfila ed anima le vie del paese.. o da una tarantella scritta per synth e percussioni brasiliane.
Nothing but the rhythm
Ritmo di ispirazione: Sambareggae, Axé
L’idea di fondere sonorità elettroniche e campionamenti con il sound e lo stile delle percussioni brasiliane (alla base del progetto Parranda) torna sul finale e chiude il cerchio lasciando all’ascoltatore il “messaggio” che da il nome all’album, questa volta in francese: “Tous les choses, c'est le rythme.”
Nothing But The Rhythm
Parranda Groove Factory
Descrizione
Credits
I Parranda groove Factory sono:
Guido Gioioso: elettronica, voce
Dario Firuzabadì: direzione batteria, repinique, rullante
Tobia Ciaglia: basso elettrico, synth
Vera Claps: voce, ganzà
Dario Tarasco: tamborim, agogo
Simone Nati: timbal
Chendra Giotti: surdo centrador
Cosimo Montefrancesco: surdo basso
Fabrizio Randazzo: surdo alto
Federico Giuliani: surdo alto
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