Il primo lavoro di Pavlov raccoglie il suo esodo dal mondo più lineare e coerente della sua infanzia e adolescenza a un nuovo limbo dove la constante ricerca di significato viene abbandonata per lasciare spazio a intrattenimenti più onirici di pensieri e comportamenti umani. Paesaggi di tranquilla ricollezione vengono dipinti tramite una gustosa combinazione di parti strumentali suonate dal produttore stesso e field recordings tratte dai suoi viaggi per il mondo.
Tocchi di realismo surreale vengono trovate pure nel auto-diretto cortometraggio 'Ravel', che rappresenta il complimento visuale congeniale al disco (youtube.com/watch?v=sQsPuGa…).
Ravel
Pavlov
Descrizione
Credits
pubblicato 9 Febbraio 2017
Tutti gli strumenti suonati e registrati da Matteo Pavesi, eccetto
Louk Cox - Sassofono Tenore, Flauto Traverso
Paolo Guolo - Sassofono Tenore, Clarinetto
Eden Leshem - Voci
Missato da Antonio Pulli a Vox Ton Studios (Berlino)
Masterizzato da Nene Baratto a Big Snuff (Berlin)
Artwork di Aquiet
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