“Seieventisette” è ritardare l'ora della sveglia per andare a lavorare, è uno dei modi per rinviare i doveri e gli obblighi morali e per evadere da ciò che vorremmo essere ma non riusciamo a diventare, é il disagio che ci prende quando capiamo che l’adolescenza e i sogni e le speranze che porta con sé sono finiti. Un disco nato con la chitarra acustica dal neo trentenne Nicola “Perina” e sviluppato a 6 mani, grazie alla collaborazione con l'amico e musicista Glauco Gabrielli e al lavoro in studio del fonico Fabio De Pretis (C.O.D. , Vetrozero). Batteria, drum machine, qualche synth ma sono soprattutto le acustiche e le chitarre elettriche dai toni ruvidi e marcati ma a tratti anche dolci e leggermente crunchy che la fanno da padrone in un disco costituito per lo più da momenti accelerati ed enfatici (“Conviene”, “Girandola”, “Stare su”) e da alcuni in cui il carattere e l'emotività di Perina fuoriescono in lenti carichi di espressività (“Innegabile bravura”, “Sulle onde”), ma il filo conduttore di tutto rimane la melodia. Il risultato è un ammiccante pop rock maturo e schietto, come mischiare l'urgenza espressiva del Cremonini di “padre madre” all'impatto sonoro di band come Nada Surf e Third Eye Blind.
Seieventisette
Perina
Descrizione
Credits
Testi e musiche di Nicola Perina e Glauco Gabrielli
Produzione artistica di Glauco Gabrielli
Registrato e mixato da Fabio De Pretis @ Blue Noise Recording Studio (TN)
Masterizzato da Maurizio Baggio @ La Distilleria (VI)
Progetto grafico: Michela Gaburro
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