Music to Disappear

Music to Disappear

Perry Frank

2012 - Strumentale, Psichedelia, Ambient

Descrizione

Link per l'acquisto: perryfrank.bandcamp.com/alb…

MUSIC TO DISAPPEAR è il mio terzo album ed è stato pubblicato dalla Idealmusik nell’Agosto del 2012. Il disco è composto da 12 tracce tutte strumentali. Il genere varia dall’Ambient psichedelico al Chillout, con influenze Downtempo, Acustiche, Etniche, Folk e Rock.
L’album è stato scritto e registrato da me tra Gennaio e Dicembre del 2011 nel mio studio di registrazione “casalingo”. Suono tutti gli strumenti presenti nelle tracce del disco e sono autore delle registrazioni dei suoni d’ambiente come il mare, il vento e le foglie etc effettuate tramite un registratore digitale Zoom.
Fa eccezione CandleLight, che è stata registrata e mixata da Marco Usai nel suo studio di registrazione a Gonnesa.
Il tema principale che da anche il titolo al disco è la possibilità di nascondersi nella musica.
La musica è l’unico mezzo che permette di scomparire dalla realtà e trasportare l’ascoltatore in un’altra dimensione, un mondo di ricordi, pensieri che prendono vita, sogni, speranze.
Insomma una Musica per scomparire dalla realtà e da tutti i suoi problemi.

Prevalgono ballate in cui lo strumento principale è la chitarra acustica come Song for the Afternoon, Another Place Another Time, The Sound of Memories, White Ocean Daisy.
Sono presenti episodi rock come CandleLight e momenti folk come The Ballad of the Late Clock.

Tracklist:
1. Ultramarine
2. Ode to the Sea
3. Landscape of a Twilight Lamp
4. Song for the Afternoon
5. CandleLight
6. The Sound of Memories
7. Another Place Another Time
8. And the Dawn begins at Dusk
9.OceanMirrors
10. The Ballad of the Late Clock
11. White Ocean Daisy
12. Pleiades Star Cluster


La prima traccia Ultramarine (Blu oltremare) parte quasi in sordina con il piano riverberato e immerso nel delay che accompagna l’andamento sognante di alcuni suoni d’ambiente fino ad un crescendo orchestrale di ampio respiro che caratterizza il finale.
Ho scritto questo brano dopo aver visto il film documentario di Godfrey Reggio con le musiche di Philip Glass, Koyaanisqatsi, che ho utilizzato anche per il video.
Link video: dailymotion.com/video/xlww1…

Una mattina passata seduto in una panchina nel porto di Cagliari può suggerire una canzone, ed è quello che è successo a me. I suoni del mare con il sottofondo del traffico cittadino e i rumori delle navi in partenza assieme ai gabbiani mi hanno dato l’ispirazione per Ode to the Sea.
La canzone è composta da sole tracce di tastiera e chitarra trattata per accompagnare la melodia di tastiera. Una lieve drum machine in lontananza tiene il tempo e quasi si nasconde dietro ai suoni d’ambiente.
Link video: youtube.com/watch?v=Zm1AQ2I…

Landscape of a Twilight Lamp è una canzone borderline, parte con un giro di accordi triste, la chitarra/sintetizzatore crea un tappeto di note ispirate da un paesaggio crepuscolare che si trasforma nei minuti successivi in un soundscape di rassegnazione e pace, grazie agli accordi più distesi, per poi ritornare sul giro iniziale che chiude il pezzo in minore.
Il video della canzone è un filmato con la cornice di cartolina che riprende la Piazza di Portixeddu, col particolare del lampione, dal crepuscolo fino alla notte e al buio.
Nel video compare una poesia di Giovanni Marco Pruna intitolata “A ritroso”.
Link video: youtube.com/watch?v=DEP3mjp…

La quarta traccia è la prima canzone acustica dell’album, Song for the Afternoon, uno dei primi pezzi ambient che ho scritto, la prima versione infatti risale al 2001, ma negli anni l’ho cambiata diverse volte fino a registrarla definitivamente nel 2011.
La luce e i suoni di un pomeriggio estivo sono i protagonisti del video girato nella vecchia Laveria di Nebida e a Fontanamare.
Link video: youtube.com/watch?v=7BjnYz6…

CandleLight è come ho detto prima un piccolo esperimento che consiste in una delle poche incursioni nel Rock di questo album.
L’idea della canzone esiste già dal 2010 ed è stata completata nel corso di quell’anno fino alla versione definitiva in cui ho aggiunto anche varie tracce vocali.
La canzone è stata registrata e mixata da Marco Usai nel suo studio di Gonnesa, in cui ho girato anche uno dei due videoclip di promozione.
L’altro videoclip riprende e sviluppa il titolo della canzone, Luce di Candela.
Link video studio: youtube.com/watch?v=TMmY5eu…
Link video candele: youtube.com/watch?v=tB_fD0j…

L’episodio successivo è forse uno dei pezzi a cui sono più affezionato, a volte capita di provare amore per una canzone, tanto da non volerla condividere con nessuno e tenerla solo per se, ma proprio per questo amore è giusto che una canzone sia lasciata libera di arrivare dovunque, in modo che anche altre anime possano ascoltarne le note.
Il suono dei ricordi, The Sound of Memories, è un pezzo acustico, accompagnato dalla melodia del pianoforte e da un tappeto mellotron in sottofondo.
Ho realizzato il video con dei carillon natalizi che erano nella vetrina di un noto locale di Iglesias.
Link video: youtube.com/watch?v=oYDHSG4…

Another Place Another Time (Un altro posto, un altro tempo) è il pezzo successivo ed è composto da quattro parti. La prima parte si apre con un arpeggio di chitarra classica, che man mano viene accompagnato dal piano delay e dalle tastiere orchestra fino al cambio di tonalità che prepara l’ambiente per il solo di piano che costituisce la seconda parte.
Il piano lascia il posto ai “ricordi” e ad una breve parte acustica assieme alla slide guitar che introduce la terza parte accompagnata da un tappeto di organo trattato con l’effetto Leslie.
La parte finale riprende il giro di accordi iniziale fino a dissolversi nel silenzio.
È sicuramente il pezzo che più rappresenta il significato di tutto il disco.
Ho usato questa canzone per un video che ho realizzato con foto d’epoca di Iglesias.
Link video: youtube.com/watch?v=JWvRAen…

L’alba comincia al tramonto, è la frase che da il titolo alla traccia numero otto:
And the Dawn begins at Dusk.
La fine è sempre un inizio, è una legge naturale, ogni cosa che muore e finisce da sempre inzio a qualcos’altro. Ogni persona può trovare la forza di ricominciare, una nuova luce, un nuovo giorno, anche quando è convinta di essere al tramonto.
Il tema della canzone è semplice ed è composto da alcuni accordi di piano accompagnato dal mellotron e dalla chitarra.
L’inizio reso cupo e triste dai suoni del vento nel bosco e i versi di animali notturni diventa progressivamente più disteso fino ad arrivare ai suoni tipici di un’alba primaverile.
Il video che ho realizzato per questa canzone riprende questo tema che viene ampliato e colorato di altri significati e citazioni.
La musica esiste da sempre e continuerà ad esistere anche senza l’umanità. La musica è nelle frequenze dei suoni della natura ed è semplicemente stata scoperta dall’uomo che ne ha decifrato le leggi per farla sua.
Nel video il grammofono rappresenta la musica, mentre le mie espressioni e le mie movenze sono un omaggio ai film muti, più in particolare a Charlie Chaplin.
Attraverso la musica possiamo perderci nel tempo, nello spazio e nell’infinito.
Il video è stato girato in diverse località dell’Iglesiente, come le dune di Piscinas e il paese di Ingurtosu, i boschi di Marganai, il colle di Buoncammino e la campagna di Villamassargia.
Link video: youtube.com/watch?v=CPmKGq1…

La traccia successiva è OceanMirrors, scritta nel 2007, ma dopo varie versioni terminata nel 2011.
La luce che viene riflessa dalle onde del mare forma infiniti specchi che possono restituire ricordi, sensazioni passate, sogni che pensavamo persi per sempre. Un sera, davanti al mare, con una chitarra, questa canzone mi ha fatto visita ed è rimasta per sempre con me.
La struttura del pezzo è molto semplice ed è composta da un arpeggio di chitarra acustica con un sottofondo di Mellotron e tastiere e naturalmente il suono del mare.
Esistono due video di questa canzone, il primo è stato realizzato con la prima versione che aveva un intro di mellotron e risale al 2008, mentre la seconda versione del 2011 è più corta.
Link video 2008: youtube.com/watch?v=03EVXqt…
Link video 2011: youtube.com/watch?v=FoU7CvJ…

The Ballad of the Late Clock rappresenta un episodio abbastanza alieno e anomalo in tutto l’album, è infatti una ballata folk che richiama lo stile di Ennio Morricone.
L’ho composta inizialmente per la colonna sonora di un cortometraggio di Salvatore Favazzi della ProAudioVideo intitolato Strana Nobiltà, reperibile su Youtube.
L’ispirazione è nata da uno dei miei difetti più grandi: l’essere perennemente in ritardo.
È una canzone molto semplice che si sviluppa in pochi accordi su una base creata col suono di una sveglia.
Il video che ho realizzato è una sorta di esperimento in stop-motion, il cui tema principale è il tempo che distrugge e divora ogni attività dell’uomo, lasciando solo rovine, ricordi e resti.
Link video: youtube.com/watch?v=s0DLnSd…

Il penultimo pezzo del disco s’intitola White Ocean Daisy, ed è stato scritto a Febbraio del 2011 ma ultimato in una giornata di Maggio, una giornata in cui il Maestrale soffiava con prepotenza sui fiori ancora presenti nei campi che dalla Primavera passavano verso l’Estate.
Una margherita cercava di opporsi con tutte le sue poche forze al vento.
Quest’immagine mi ha suggerito il titolo della canzone.
La canzone è, come altre presenti nel disco, caratterizzata da un arpeggio di chitarra acustica a cui lentamente si aggiunge la melodia di pianoforte e il sottofondo di mellotron.
Il video che accompagna il pezzo descrive tramite le immagini il processo creativo e l’ispirazione che mi ha portato a scriverlo.
Link video: youtube.com/watch?v=W68515g…

La nebulosa delle Pleiadi, Pleiades Star Cluster, è la canzone che chiude l’album ed è anche la traccia più lunga con i suoi quasi nove minuti.
L’inizio è affidato a una serie ambienti sonori rilassanti creati dal suono di un phon che poi è affiancato a quello del caminetto di casa mia.
Successivamente entrano in scena diversi pad che creano un tappeto in cui il mio slide “gilmouriano” si diverte nel suo aspetto psichedelico.
In un crescendo sempre più epico entra la drum machine sempre più incalzante fino al punto in cui basso, chitarra e synth fanno il loro ingresso.
Il finale del disco si perde nel suono della pioggia, come le lacrime, come i ricordi.
La mia testa ormai è nello spazio, dispersa in qualche nebulosa.
Sono definitivamente scomparso nella musica.
Il video è composto da una serie di immagini di mondi irreali, che ho trovato su internet.
Link video: youtube.com/watch?v=D8jd8yc…

Ho voluto scrivere in prima persona questa descrizione del mio album in modo da rendervi partecipi di quello che per me è stato scrivere, registrare e mettere assieme queste canzoni.
Sono molto contento del risultato finale anche perché è forse una delle poche cose della mia vita che sento veramente mia.
Sono altrettanto contento che la Idealmusik abbia creduto in questi brani e abbia voluto aggiungerli al suo catalogo.
Non so dove sarò domani ma spero che queste canzoni lascino un piccolo segno nel vostro cuore e nella vostra mente, tanto da portarvi a riascoltarle in un giorno lontano.
Un abbraccio a chiunque legga queste righe.

Credits

Perry Frank
Music to Disappear
1. Ultramarine
2. Ode to the Sea
3. Landscape of a Twilight Lamp
4. Song for the Afternoon
5. CandleLight
6. The Sound of Memories
7. Another Place Another Time
8. And the Dawn begins at Dusk
9.OceanMirrors
10. The Ballad of the Late Clock
11. White Ocean Daisy
12. Pleiades Star Cluster

Credits:
Perry Frank: guitars, vocals,
organ, piano, keyboards, synth,
bass, drum machine and loops,
sounds and visions.
All songs written, recorded
and performed by Perry Frank
between January and December 2011
CandleLight is mixed and produced by Marco Usai (J Studios)
All songs are protected and deposited on www.patamu.com
with license number 1381
© All rights reserved

For info:
www.facebook.com/perryfrankmusic
www.soundcloud.com/perryfrank
www.myspace.com/perryfrank
www.youtube.com/frankperry79
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www.twitter.com/perryfrankmusic
www.idealmusik.com

Email: perryfrankinfo@gmail.com

Photo artwork by Laura Serra
www.flickr.com/photos/llaurra83/

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