Hurt

Lucio Leonardi è un musicista siciliano trapiantato a Roma da 3 anni. Ed è da qui che inizia il suo ultimo progetto, Photographs, dopo varie esperienze con gruppi di generi differenti, dal prog al post metal, al rock psichedelico, al pop. Il suo primo progetto solista a nome Clones Theory è stato attivo tra il 2013 e il 2014 e dà sfogo alla sua voglia di far riviver sotto chiave moderna la dark wave degli anni '80 mentre con Photographes cerca di spingere oltre la sua voglia di far convivere insieme tutte le sfaccettature di sound e genere che l’hanno accompagnato nel corso della sua vita musicale. Dopo varie sperimentazioni, giunge alla pubblicazione di 4 ep “MVMNT”, tutti strumentali, forti di atmosfere cupe e rarefatte, con batterie prese in prestito dalla IDM e glitch music più pesante.“Ekklesia”, il primo album sulla lunga distanza esce autoprodotto nel maggio del 2017 e qui abbiamo una novità, la voce, inserta sopra le macerie di cupe spire sonore. Dopo altri 2 album interamente strumentali, dove affina la sua tecnica di scrittura e di registrazione, arriva ad “Alma Mater” suo secondo lavoro, con 8 tracce, cupe, distorte, ma melodiche e dove si fa forte dei testi di Gianpiero De Filippo. L’album è pubblicato da Disorder Rec ed è seguito da un altro album composto da 8 remix di ogni traccia dell’album principale, ad opera di vari producer da tutta Europa. “Hurt” inizia a prendere forma quasi subito dopo l’uscita di “Alma Mater”: è un album introspettivo, forse non cupo come i predecessori, ma sicuramente più maturo nella composizione. Un album dove il buio si accosta alla luce, dove le emozioni più forti prendono forma in 11 brani atmosferici, profondi, posti ideali dove perdersi quando fuori tutto crolla.