Questo è senza dubbio un disco coraggioso e che vive fuori dal tempo.
Anzi, è un disco che viene da un posto dove forse il tempo si è fermato.
ATLAS è un album che parla di un viaggio iniziatico, quello del suo stesso autore.
E come ogni viaggio iniziatico, va al di là del proprio tempo. Tra cantautorato ed elettronica, minimalismo e ambient, i riferimenti di Pieralberto Valli spaziano dall'art-pop degli anni ’80 al cantautorato italiano più rigoroso e profondo, metabolizzando e reinterpretando tutto in modo personale sia dal punto di vista sonoro che lirico.
ATLAS è cantato in italiano, predilige il pianoforte per le sue melodie, piega a sé l’elettronica, ma non strizza mai l’occhio al mondo sintetico del pop odierno. E’ pop su un sentiero alternativo.
ATLAS come Atlante, il titano che regge sulle spalle il mondo, ma anche come “collezione di mappe”, le mappe usate dal navigatore-musicista per raggiungere il senso delle cose, senza l’ossessione di esserci, di piacere.
ATLAS
Pieralberto Valli
Descrizione
Credits
Registrato e mixato al Cosabeat Studio da Franco Naddei.
Masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà Mastering.
Testo e musica: Pieralberto Valli (*)
Arrangiamenti: Pieralberto Valli e Franco Naddei
(*) Il testo di Frontiera è liberamente tratto dal testo omonimo di Luca Barachetti.
Musicisti extra:
Franco Naddei: synth, elettronica
Valeria Sturba: violino, theremin
Grafica: Johanna Invrea
Immagine di copertina: Erich Turroni
Foto promozionali: Enrico Mambelli
COMMENTI