Alla fine del 2017 la compagnia di teatro contemporaneo “Città di Ebla” ha commissionato a PAV una parte del lavoro che stava mettendo in scena, “Le visioni di Zosimo”_CONsensu Patris, ossia uno studio corale sul senso del sacro e sulla figura del padre.
Questi i due concetti chiave da cui partire, per un totale di circa venti minuti di musica e parole. Le parole scelte sarebbero state le uniche dello spettacolo. Accettato il compito, PAV ha cominciato a scrivere, ispirato da letture e riletture di testi di varia natura (studi sulla Bibbia e il Cristianesimo, testi di Jung, Ermete Trismegisto, e anche visioni più “olistiche” come quelle di Annick de Souzenelle), e in pochissimo tempo sono nati circa 20 movimenti, o canzoni possibili, da ultimare, perfezionare, rivedere.
Tre sono poi andati in scena nel maggio del 2018, ma tutto quel patrimonio si è poi coagulato nell'idea di un album, ed ecco “NUMEN”.
“NUMEN” è un album che utilizza quasi esclusivamente il “tu”, come da tradizione del canto devozionale. Allo stesso tempo desidera unire quel “tu” mistico a un “tu” più fisico, carnale: il “tu” del corpo che si rivolge a un altro corpo.
NUMEN è un disco umano.
NUMEN è stato pensato, scritto ed arrangiato in un piccolo paesino della riviera adriatica, Torre Pedrera (Rimini), tra dicembre 2017 e ottobre 2018.
NUMEN è interamente suonato da PAV in tutti i suoi elementi, prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Franco Naddei.
NUMEN è un disco che unisce analogico ed elettronica. Strumenti acustici e solo acustici (pianoforte e chitarra). Elettronica per le ritmiche che partono non da beat preregistrati, ma sono sviluppate sulla base di suoni e rumori ambientali.
La voce, che trasporta testi profondi ed emozionali (viene più da chiamarli poemi, vista la loro vicinanza ai territori della letteratura), è asciutta, non trattata con effetti invasivi, e quasi sempre registrata in un'unica take per mantenere vivo lo sforzo e l'intensità della performance.
Le bozze sonore di “NUMEN” sono già state portate in scena due volte: la prima al festival internazionale di teatro contemporaneo “Ipercorpo”, nello spettacolo “Le visioni di Zosimo”_CONsensu Patris; la seconda alla bottega Giorgetti di Santarcangelo (vecchio laboratorio di un fabbro, ora sede della Ribéss Records, l'etichetta che pubblica PAV) con un concerto piano e voce in cui sono stati eseguiti tutti i brani nella loro versione più cruda ed essenziale, prima della loro registrazione effettiva e finale.
NUMEN
Pieralberto Valli
Descrizione
Credits
Registrato e mixato al Cosabeat Studio (FC) - Settembre 2018 - da Franco Naddei.
Masterizzato a L'amor mio non muore (FC) - Ottobre 2018 - da Franco Naddei.
L’album verrà stampato in 300 copie.
Sarà composto da un cofanetto con 3 cd all’interno.
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