The Living Past

Due anni fa i Piqued Jacks mettevano insieme i cocci, oggi invece pubblicano The Living Past, il loro grido più forte. Un ritorno sulle scene dopo il cambio di formazione ed un periodo durissimo, da cui escono con un'unità ritrovata e una svolta sonora, costruite lontano dal mondo in una casa di campagna del '700, con l'innovativa produzione del londinese Dan Weller (SikTh, Young Guns e “Kerrang! Award for Best Single” con Enter Shikari).

Sono loro “Il Passato Vivente”, la luce delle stelle che brilla ancora anche se queste si sono spente, le aspirazioni che tutti abbiamo avuto da bambini e che continuano a muoversi dentro di noi. Come ragazzini che si pitturano la faccia per giocare agli indiani d'America, i Piqued Jacks lanciano il loro album più autobiografico che parla del non smettere di crederci: nei sogni, nell'amore, nell'amicizia.

Un disco che scende a fondo nel cuore e nella mente, che combatte contro crisi di identità e momenti bui, che invita a proteggere la natura e gli alberi ma anche a salire sopra di essi – come il Barone Rampante di Calvino – per vivere secondo i propri ideali; un disco che suona funk, pop, rock, con un timbro aggressivo e contemporaneo ed una buona dose di chimica umana e sintetizzatori.

Risultato di due settimane di immersione totale in un casolare/studio di registrazione allestito dalla band per l'occasione, “The Living Past” vuole essere una presa di posizione sia verso tutti gli ostacoli incontrati negli anni, sia nei confronti di chi attraverso la band riesce a vivere i propri sogni irrealizzati, dandole così il suo sostegno (non a caso, il progetto è stato finanziato anche grazie al crowdfunding).

“Perché dovremmo ascoltare questo album?”
Garantisce Dan Weller: “Because it's really good”.