E se potessimo trasformare l'anima di una persona in una canzone? Sembra impossibile, ma ci abbiamo provato lo stesso. "Wildly Shine" vuole essere la nostra amica Hannah, una ragazza incredibilmente gentile e positiva, che ci ha ospitato a Beaumont (Texas) nel 2015, mentre eravamo in tour negli Stati Uniti. È stato solo per un giorno, ma ci siamo trovati così bene che ci siamo promessi di rivederci in Italia. Purtroppo, due settimane dopo, Hannah è stata uccisa in un incidente d'auto da un conducente ubriaco.
Scosso dalla notizia, E-King si è seduto al piano, e una melodia ha iniziato a scorrere in modo naturale; una manciata di parole a seguire, poi tutta la band. Ma volevamo che la canzone fosse davvero speciale: abbiamo affidato la pre-produzione a Michael Beinhorn (Soundgarden, RHCP), produttore nominato ai Grammy, che ci ha aiutato a portare la musica e i testi al livello che Hannah meritava.
Autoprodotta, registrata e riarrangiata migliaia di volte, iniziata dal nostro ex batterista ThEd0g e finita con quello attuale, Holy Hargot, "Wildly Shine" - tra tutte le nostre canzoni – è quella che ha faticato maggiormente per venire alla luce. Ma ora possiamo considerarla con orgoglio come la nostra ballata più potente.
Wildly Shine è un pezzo delicato su un evento drammatico: una ballata lenta che si evolve in un finale forte, dove il lutto per un'improvvisa scomparsa si trasforma nella celebrazione di una persona significativa. Una canzone sulla capacità di lasciar andare qualcuno come una piuma al vento, di fare tesoro dell'anima di qualcuno per sempre. Quando ti viene dato così tanto, il legame non si rompe mai, ma piuttosto si mescola con ogni cosa sulla terra, in tutti gli elementi ("il legno che brucio / quegli uccelli blu che cantano / la rugiada che bevono gli Dei / la fioritura degli alberi").
Wildly Shine è un'ultima danza per dire addio a una persona amata, dà vita a un'emozione sia tenue che ruvida, a un'atmosfera sognante. È pensata per rappresentare l’eternità dell'impatto che una persona potrebbe avere sugli altri.
Un omaggio a un’amica che la band ha incontrato lungo il suo cammino, e che li ha colpiti come una persona che avrebbe sicuramente reso il mondo un posto più bello.
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