Stanchi è un inno generazionale che parte da esperienze personali per cercare di descrivere una situazione corale. Fare tardissimo in una serata infrasettimanale diventa così l’unica ribellione possibile per dei millennial con troppi sogni e poche chance.
Nel brano è raccontata una vita da nottambuli quasi idilliaca, fra fami chimiche al Mc Donald e sbornie intense che si faranno sentire al mattino successivo. Una necessità di uscire e di non tornare mai a casa forse per non stare da soli con sé stessi, per sperare di incontrare altri come noi. Stanchi di non avere prospettive e di costringersi a non dormire fino a che non si è esausti e anestetizzati da un’altra notte senza fine. Un’aspettativa ingenua e costante di qualcosa di speciale che renda memorabile la serata, un evento che puntualmente non arriva mai ma vale sempre la pena attenderlo svegli.
“Siamo soli eppure in tanti” fra l’individualismo che ci contraddistingue e la necessità di un incontro, una festa in casa, un concerto improvvisato per potersi esprimere al meglio anche soltanto con una chitarra scordata. La musica come linguaggio universale, la dimensione live come comunità, con poche pretese e molta voglia di chiacchierare con degli sconosciuti.
Stanchi
Pit
Descrizione
Credits
Testo e musica di Pietro Lisciandrano
Produzione di Giorgio Pesenti
Mix di Dario Riboli
Master di Giovanni Versari
Artwork a cura di Laura Baldicchi
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