Pleading Fern - Primo Abito (feat. ALDA) testo lyric

TESTO

Abito con il mio marito,
sposo lo spirito dell'uomo empatico.
Rapito dal tuo nostalgico vivere un lieto fine drammatico.
Valico l'essere apatico,
così mi calibro
e la ricarico
questa mia calibro.
Mi sono smarrito,
Dov’è che transito
e che cosa scalpito?
Mi ritroverò
anche se sono lunatico;
per adesso inseguo il mio palpito.
Battito rapido, lui che mi ha rapito,
ma mi ci aggrapperò e riposerò.
Se questa strada è sbagliata la percorrerò
fino a che capirò come procedere con l'andata,
se retrocedere nella grata.
Cosa succede? Sono ovattata.
La vista cede,
si è fratturata.
Ha tanto da vedere,
tutto cambia.
Beve dalla rete della rabbia.
Bagnami con l'acqua Lete,
me e te sulla sabbia prosciugata dalla sete.
Spada balla con me, come lambada, non la tengo a bada,
taglia, machete.
Colpo di spina, ma sbocco la rima
e sblocco la mina che esploderà.
Con un tocco di benzina, rompo la dinamo,
botto di china mi salverà.

Questa musica mi libera dalle macerie,
mi dimentico del tempo che verrà.
La mia musa che naviga tra le intemperie,
mi porterà lontana dalla siccità.

Ora posso uscire di casa
con una scusa valida per restare qua,
senza più sentirmi delusa
dalla mia rabbia che mi ha ferita.

Io quando scrivo sono molto meglio di quando ci vivo, qua.
Questa nota è equivoca,
ma la vivo con senso di libertà.
Mitigami le insicurezze, perché dagli antipodi prendono forme strane.
Origami delle debolezze,
rompicapi rovinati dalle trame più assurde.
La pelle mi prude,
sarà ora che cambi la cute.
La tosse mi soffoca,
forse si è intoppata
per le bugie bevute.
Dammi l’imbuto, io cambierò l’acqua.
Sputo quello che mi stanca,
come un’ubriaca che vive col vomito in corpo,
una disgraziata che io non sopporto più.

Questa musica mi libera dalle macerie,
mi dimentico del tempo che verrà.
La mia musa che naviga tra le intemperie,
mi porterà lontana dalla siccità.

Ora posso uscire di casa
con una scusa valida per restare qua,
senza più sentirmi delusa
dalla mia rabbia che mi ha ferita.