“Sukate è nato per caso, o forse spontaneamente, di certo come necessità di riascoltarsi in un momento di cambiamento più o meno inconscio. Abbiamo deciso di prenderci il nostro tempo in un posto fuori dal mondo, alle Case del Vento, in una villa perduta nella Romagna bucolica. A differenza del nostro primo EP Abiduga, volutamente lo-fi totalmente realizzato in home recording, questo nuovo disco è stato registrato e mixato con l’aiuto fondamentale di Andrea Lepri e Marco Parollo: Andy (Andrea), in particolare, si è occupato del mixaggio e dell’editing e ha contribuito all’arrangiamento del brano Watashi; Marco, invece, si è occupato della registrazione, che è stata fatta principalmente in presa diretta dentro la vecchia mangiatoia per le vacche della villa.
Non c’è un genere in grado di definire tutto il disco Sukate; non c’è nemmeno una frase che può dare un’idea che sia condivisa in ogni brano. Ogni brano è indissolubilmente legato agli altri, ma ha totalmente un’identità e forse anche un “genere” diverso, se vogliamo parlare di generi. Quello che abbiamo fatto è riprodurre le nostre improvvisazioni furiose e istiganti alla danza ferina, ancora, ancora, e ancora, fino a che non si sono plasmate in una forma più definita e concreta” (Ponzio Pilates).
Sukate
Ponzio Pilates
Descrizione
Credits
o registrato presso le case del vento, durante l'inverno 2017
o musica: Ponzio Pilates
o mix / rec: Andrea Lepri + Marco Parollo
o mastering: Carl Saff
o grafiche: Gola Hundun + Violence
o realizzato grazie a una campagna Musicraiser
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