Qui inizia a studiare batteria sin da piccolo: la batteria è infatti lo strumento con cui fa le prime esperienze musicali live in giro per la Calabria, nello stesso periodo in cui inizia anche a scrivere i suoi primi testi e comporre qualche arrangiamento. Presto si trasferisce a Bologna, città in cui studia e lavora, iniziando in parallelo diverse collaborazioni, ricodiamo soprattutto quella con Santino Cardamone e Il parto delle nuvole pesanti, comincia cosi a partecipare a vari festival e manifestazioni musicali in tutta Italia.
Verso la fine del 2016 decide di cimentarsi nella scrittura,nella sperimentazione e nella creazione del suo primo disco, affiancato dal produttore artistico Fausto De Bellis. Vive tutt’ora sotto le Due Torri insieme a Bonzo, il suo amatissimo bulldog.
In questi anni Praino identifica il genere musicale che più lo rappresenta e decide di realizzare il suo primo lavoro discografico da solista.
Il 18 maggio uscirà con la Rec Dischi Indipendenti, il singolo “Spleen”, solo un piccolo assaggio per gli amanti della musica indipendente, che dovranno aspettare fine maggio per poter ascoltare “Il disco di Praino” : 7 brani inediti e molto originali, dal sound molto ricercato e coinvolgente.
Nel suo disco Praino racconta la sua vita e le sue esperienze durante gli anni di università, racconta dei momenti sereni ma anche quelli tristi che li hanno caratterizzati, ma soprattutto racconta le emozioni, la spensieratezza ma anche le difficoltà di tutti gli studenti, soprattutto quelli “fuori sede”.
“Spleen” il nuovo singolo di Praino racconta la passione, ma anche l’imbarazzo, di tutti gli amori non corrisposti nati nelle aule universitarie, ma anche di sguardi complici rimasti insospesi; Spleen lancia anche il messaggio della perenne insoddisfazione in cui vive una generazione che vorrebbe lavorare senza troppi ostacoli e in qualunque settore, parla di ragazzi quasi rassegnati che sperano ancora di poter contribuire alla crescita del paese, di una società più civile e meno opprimente, che chiede troppo e non da niente.
Si percepisce il disagio dei giovani e dei giovani/adulti: “gli artisti lo sai non stanno nei musei, l’arte non paga mai, proprio mai..” canta Praino in Spleen e cosi i ragazzi si rifugiano giustamente nell’amore, che sia platonico o vissuto con pienezza, che sia tra una coppia, per la cultura, per l’arte, per i viaggi, l’importante è che sia vero amore.
Non a caso, la parola Spleen è un sostantivo che rappresenta un atteggiamento sentimentale caratterizzato da umore tetro, malinconico e annoiato, utilizzato spesso dagli scrittori romantici francesi e inglesi, soprattutto da Charles Baudelaire.
Noi ci siamo innamorati perdutamente ma soprattutto al primo ascolto, del “Il disco di Praino”.
Amiamo ogni singola nota e parola di questo disco perchè è sincero, Praino è riuscito nel suo intento: portare avanti il suo progetto da solista, ma soprattutto essere diretto e raccontare storie senza troppi giri di parole inutili.
Praino non ama molto apparire sul web. L’unico video in rete che lo vede tra i protagonisti è ‘Nei pub di Dublino’ di Santino Cardamone, di cui è inoltre co-autore del testo insieme allo stesso Santino e a Fabio Curto.
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L'articolo Biografia Praino di Praino è apparso su Rockit.it il 2018-12-25 01:15:35