È appena all’inizio della carriera, eppure nel suo esordio, Before You Leave, mostra di avere già le idee chiare: «Ogni canzone di questo EP è una storia a sé: nelle canzoni trascrivo le mie esperienze dirette o certe emozioni provate in momenti speciali. Non sono una poetessa e non mi piace usare termini impossibili: preferisco essere diretta». Le cinque tracce di questo EP raccontano storie di crescita personale (per esempio, In May), com’è giusto a quell’età, oppure piccole istantanee di amicizia e tenerezza (Coffee), o sentimenti che sembrano travolgere ogni cosa (Tears). Ma più di altri, restano in mente un paio di versi di Afternoon (forse non a caso, narrata in terza persona): “All the things that I have left unsaid / They are hunting my head”. Ed è proprio per sfuggire a quell’angoscia, si potrebbe dire, che Prim scrive e canta queste canzoni.
Se la voce di Prim, al tempo stesso luminosa e carezzevole, è senza dubbio l’elemento che colpisce già al primo ascolto, l’indiepop creato dal quartetto si rivela raffinato e accurato. Oltre a dichiarate influenze contemporanee, come The Japanese House e The Neighbourhood, in certi passaggi – per esempio nella scanzonata Cheap Wine – sembra di ritrovare l’ispirazione gentile di Allo Darlin’ o di Hello Saferide. Irene, figlia di genitori entrambi musicisti che le hanno trasmesso da sempre l’amore per il canto e la scrittura, sin da bambina ha imparato a suonare la chitarra, l’ukulele e il pianoforte da autodidatta, e questa versatilità si può già ritrovare racchiusa tutta in queste canzoni. Un esordio promettente ed emozionante.
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L'articolo Biografia PRIM di PRIM è apparso su Rockit.it il 2022-10-10 12:19:53