Mea Culpa è la trasposizione in musica del percorso che ha guidato i prototypeLAB dalla loro nascita fino alla stesura finale dei brani che compongono il disco.
La ricerca costante e meticolosa di suoni e melodie dipinge un labirinto di idee, pareti da scalare, porte da scardinare, percorsi articolati che si trasformano e si rinnovano costantemente in metamorfosi individuali.
Prodotto, registrato e mixato tra maggio 2014 e gennaio 2015 da prototypeLAB negli studi de “il mulino bianco” ha visto la collaborazione attiva e continuativa di diversi professionisti del settore.
Otto le tracce, per una durata complessiva di oltre quaranta minuti, con brani che spaziano dal rock più classico e graffiante al progressive più spiccatamente ‘70s.
I pezzi sfuggono alle etichette, hanno un suono moderno e radici profondamente ancorate nel passato. Gli arrangiamenti sono articolati, le composizioni molto differenti fra loro e distanti dalla classica forma canzone.
La batteria disegna ritmiche mai banali, con un suono curato e potente costantemente accompagnato da linee di basso a tratti morbide, ma sempre estremamente incisive.
Le chitarre distorte, compatte e corpose, si alternano a suoni acustici più morbidi, accarezzati da una elettronica mai invadente fatta di pad, pianoforti, archi e sfondi fluttuanti.
Le linee vocali sono intense e articolate, le liriche affrontano temi universali, trasversali: il sociale, l’amore per il prossimo e per madre terra, passando per racconti strettamente biografici.
Questo disco è un debutto e del debutto ha la freschezza e la voglia di sperimentare. Ma l’opera prima di prototypeLAB è anche un crocevia dove s’incontrano le esperienze di musicisti con anni di concerti e dischi alle spalle. È un viaggio da fare insieme, semplicemente premendo play.
COMMENTI