Si chiudono in sala prove per affrontare la prima idea, killers from space.
Immediatamente il brano prende vita propria, una forma più corposa e strutturata rispetto all'idea originale, e il risultato entusiasma i due compositori.
A brevissima distanza, non più di 20 giorni, ha luogo un evento prezioso: l'incontro con un cantante solista che, sovrapponendo la propria voce ad una vecchia base Metalvox, letteralmente affascina i due, che capiscono subito come il nuovo gruppo debba essere proprio quello: quel trio. Simone Grassi diventa immediatamente parte integrante e fondante di una straordinaria quantità di nuove produzioni.
I tre hanno una vena compositiva senza divisione di ruoli: nei brani che nascono uno dopo l'altro le armonie, le melodie, le strutture, i testi e gli arrangiamenti emergono dai tre componenti in modo radicalmente miscelato ed indifferenziato.
A maggio 2016 killers è definito, ed il gruppo rivisita altre due composizioni di 35 anni prima; anch'esse prendono la forma qoobits, staccandosi nettamente dagli originali, e sono pronte in sei settimane: progress e apocalypse.
Il gruppo accantona, ma solo momentaneamente, il progetto di shave ya brain, che essendo già stata rielaborata comprende una quantità sconcertante di materiale, per dare spazio alle produzioni completamente nuove wasted e rain in the jungle, che prendono forma in un paio di mesi. In pratica da aprile a settembre 2016 i brani finiti sono già 5.
Poi è tutto in discesa: prima della fine dell'anno nascono in embrione ed in rapida successione she's my wife, my head e they said assieme ad altri brani come trust yourself e you crazy, e di questi prendono corpo definitivamente, nei primi mesi del 2017, she's my wife e my head; quest'ultimo ha una doppia vita con due arrangiamenti differenti, come anche wasted, di cui nasce una versione acustica.
A febbraio c'è il primo test live della band e si lavora alla preproduzione di due video, per killers e wasted. La band decide di non diffonderli prima che sia pronto il demo.
In marzo 2017 nasce superstar, in Aprile sick, che resta sospeso, in maggio da due improvvisazioni prendono forma my wave is gone e, a luglio 2017, lost in my mind.
Il secondo test dal vivo vede in scaletta le due versioni di my head assieme agli altri otto pezzi finiti, lasciando fuori solo rain in the jungle.
Per la fine del 2017 ci sono da completare you crazy, friday, trust yourself e they said, e da riprendere sick e shave your brain oltre ad altri 4-5 brani in embrione.
La tracimante vena creativa dei tre impedisce il completamento dei suddetti brani, e sfocia nel corso del 2018 in 5 nuovi brani brani in italiano (occhi, catone, l'ultimo bacio, sb, il viaggio) 2 in inglese (frost, sonicboom) ed altri 3 embrioni, sempre in inglese.
Il video di killers viene accantonato e viene invece finito quello di superstar, e pubblicato nell'Agosto 2018.
Il gruppo si dota di nuova strumentazione, e si dedica per tutta la seconda pare del 2018 ad ottenere dalla sala prove un ambiente particolarmente adatto alla registrazione di improvvisazioni live, da rielaborare in post-produzione.
Tutto il 2019 è all'insegna dell'esplorazione di infinite modalità di creazione. L'affiatamento è consolidato e consente spazi a ciascuno dei tre, che pur essendo così"intesi", hanno ispirazioni del tutto diversificate, punti di riferimento lontanissimi fra loro e ispirazioni variegate. Le prove danno vita a lunghissime registrazioni di materiali totalmente improvvisati, fornendo materiali per la produzione di una quantità considerevole di nuovi brani.
Questo però porta anche all'idea di rilasciare tappeti lounge e new age, senza pianificazioni precise a monte, ed il trio matura la decisione di proporsi anche come un particolare tipo di dj set.
La superproduzione di materiale offre peraltro l'opportunità continua di nuovi brani, sia in inglese che in italiano.
A fine luglio matura la decisione di abbandonare le attività lavorative extra musicali dei tre qoobits per il primo gennaio 2020.
Iniziano ad entrare in produzione anche fiati non sintetici, in punta di piedi.
A metà settembre il lavoro dei tre mesi precedenti vede avvicinarsi alla meta del prodotto finito parecchi brani, fra cui Atomika, Blu Whale, Febbraio, Beautiful, Beirut, Peyote, Re d'insolenza ed altri.
Il 2020 nasce con un forte impegno a costruire l'architettura (e mettere a frutto le competenze qoobits) nel progetto ART4ART. La parte musicale ne soffre un po' per mancanza oggettiva di tempo: il progetto ART4ART necessita moltissime ore di lavoro, specialmente in fase iniziale. A questo si aggiunge, a partire dai primi di marzo, la convivenza con la pandemia covid-19, che, tra l'altro, fa saltare alcune date live.
Si lavora soprattutto in conference e si lavora molto sull'affinare alcune produzioni.
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L'articolo Biografia qoobits di qoobits è apparso su Rockit.it il 2020-10-01 18:01:43