IN MEZZO AL BRANCO

IN MEZZO AL BRANCO

RAFFXPASS

2024 - Rap, Hip-Hop, Elettronica

Descrizione

QUESTA TRACCIA NASCE PER DISTRUGGERE GLI IMPIANTI!

Credits

Testo

Tutto fatto
Ho fatto tutto quanto
Sono in mezzo al branco
Per aver ragione
Stai smarrendo
Il senso dell'immenso
Se ti perdi in mezzo
A 'sta generazione
Qua il concetto non è più il pretesto
Ma alla fine è il prezzo della selezione
E' un bordello
Non c'è più un cervello
Non c'è più un cassetto
Non c'è più un cazzetto
Scrivilo in grassetto
Raffa è per difetto
Se mi chiami vengo
Se non chiami meglio
Dicono che bello
Senti il ritornello
Si ma il testo è uguale
E resta sempre quello
Ridatemi sto pennarello
Sono in pace bello
Però para bellum
Ho risolto il sistema ridendo
E mi stendo sul letto
Emisfero interdetto
E ci faccio un balletto
China la china che scende dal tetto
La risalità è l'effetto perfetto
Calo la cima che porta alla riva
Sicuro è sativa e s'attiva l'effetto
Non mi capisci hai un problema di specchio
Sembri un po' vecchio
D'animo intendo
Dante mo scendo
Beatrice prepara una branda all'inferno
Prepara prepara
Prepara tutto
Stolti ma quali sogni
Vaghiamo sempre nei bisogni ma sono troppi
Parliamo sempre con i morti
Ma sono morti
Bruciamo sempre nei ricordi
Ma ti ricordi
Quand'eravamo ancora al sound
Del soundcheck, south red carpet
Ammanicati come fan del Fight Club
Rapper d'arte, belle scarpe
I convenevoli si tienili
Mo levati che lieviti
Non vedi l'anima
Che viene fuori dalla casse
Fatti da parte
Piloto bene questo charter
E vedo Marte
Metto la firma con un marker
Parole ad arte
Sono quello che dà le carte e
Ce n'ho tante, io sono Atlante
Respirare è importante
Dentro questo mare gigante
Questa nave non si lascia mai
In balia delle onde
E' risaputo d'altronde
Dove cazzo va comandante
Pronto si c'è un cantante
Vedo solo un pulsante
C'è una luce che appena nata
È già diventata accecante
Rosso come il fuoco
Posso in questo gioco
Mosso dal mio orgoglio
Fare ciò che voglio
Resterò in ascolto
E quando sarò sordo
Morirò al tramonto
E' lì che sarò pronto
Passo vagabondo
Basso più profondo
Sono nel mio mondo
E no che non affondo
Il mio mantra è sovrano
Lo mantengo finché non scompaio
Tolti i sogni dai corpi
Qui saremmo solo ricordi di ciò che non siamo
Se immagino mondi tra vicoli
Torti che assimili, giorni più limpidi
In mano il futuro, mi hermano
Ogni barra è un indizio, un richiamo
Non rimo, ricamo
Non ho agganci tra i grandi
Ma abbracci di cuore giganti
Non scrivo, restauro
Porto sacchi ripieni di pacchi
La testa sui palchi
Lo gonfio il rimario
Sto comodo
Per ogni problema c'è un modo no
Faccio prove su prove, è un monologo
Ho il flow sottovuoto in un ovulo
Brucia l'esofago, taccio
Forse a causa dell'agio
È il mio eterno delirio
Delineo il miraggio
Attiro il destino
A cazzimma e coraggio
Ma basta che faccio
Finchè ho sangue nel braccio e sete
Dare senso al linguaggio è bere
Da qui non c'è atterraggio
Greve

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