Doppio cd per i Militia, gruppo che muoveva i suoi primi passi nella scena new wave italiana a Perugia circa venticinque anni fa. Di tempo ne è passato, e "Namu / Namasthe + Dathu" è qui a dimostrarlo, contrapponendo in due dischetti quello che erano i Milita allora e quello che sono diventati oggi dopo esperienze ed amicizie importanti. Da band a progetto, i Militia hanno seguito il loro percorso tra media altri e collaborazioni con musicisti di mezzo mondo, non ultima quella con Nobukazu Takemura che compare anche in alcune tracce dell'album.
Il primo disco, "Namu / Namasthe", è composto da pezzi nuovi, che rappresentano quella che è ora la realtà del trio aperto. I brani, ispirati alla ritualità che accomuna l'approccio religioso delle culture umane, si avvalgono di elettronica, jazz, spoken word, percussioni, canti tradizionali e campioni vari. Il risultato è un lento fluire dalle mille sfaccettature a metà strada tra certa vecchia avanguardia americana e l'ambient di matrice etnico-religiosa, il tutto realizzato con ingredienti insoliti e spesso sorprendenti, ben oltre i luoghi comuni che alcuni artisti si impongono. Compostamente eclettico e davvero efficace.
Il secondo disco, "Dathu", è una raccolta di registrazioni d'epoca in cui il passato dei Militia come band new wave viene esposto tra demo e live. Gli episodi belli anche qui non mancano, come nel caso di "Ritmi". Certo, il tutto suona davvero distante nel tempo, sia per la qualità delle registrazioni sia per lo stile, ma non è affatto difficile vedere una certa continuità con il materiale più recente.
Tutte le cose cambiano, è vero. Se siete dei fan dei lavori storici del gruppo, se il vostro cuore è ancorato ai primi anni 80 dell'Italia rock, allora "Dathu" fa per voi. Ma se apprezzate la musica d'ambiente più rituale e contaminata, non posso non consigliarvi di ascoltare "Namu / Namasthe", a mio parere la metà più brillante, segno che la maturazione del gruppo ha portato buoni frutti.
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La recensione Namasthe + Dathu di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-01-15 00:00:00
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