Max Petrolio presenta un album dal titolo ingannevole: ci si aspetta allegre canzonette e ci ritrova con undici pezzi di spessore, anche troppo. Come voler leggere un romanzo rosa e l'unico libro che si trova tra gli scaffali è un trattato di filosofia, senza sfumature. Ma la contraddizione era già insita nella copertina: colori cupi e immagine baconiana accompagnano parole stuzzicanti. Dietro ad un paroliere raffinato e ricco si stende una ritmica poco viva, la particolare attenzione alla ricerca dei testi che diventano piccole poesie ermetiche non trova lo stesso trasporto dal punto di vista musicale. Nonostante più che buoni arrangiamenti, anche grazie alla preziosa collaborazione con Paolo Messere, l'album ha un andamento poco fluido e uguale a se stesso, un'atmosfera da aria che manca nella stanza, ma non si riesce ad arrivare alla finestra per il troppo buio. I brani sono ben confezionati, ma mancano di unicità ed è difficile cogliere il passaggio dall'uno all'altro. Se l'obiettivo era disegnare una metafora della vita quotidiana senza colpi di scena, il risultato è ottimo. Ma per avere un lavoro originale manca un pizzico di gusto per il rischio. I richiami all'eccentricità di Marco Parente sono forti, ma senza riuscire a creare il giusto equilibrio. Aspettiamo il seguito.
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La recensione Discussioni in Farmacia con Animali Abili di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-02 00:00:00
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