"Po(p)tential" è già la nona prova dei salernitani Törst e ad ascoltarla viene da dire: "Ma dove sono stato per tutto questo tempo"? O "stati", che va bene lo stesso. Perché, pur senza essere degli innovatori assoluti, i Törst hanno la capacità di costruire piccole incantevoli gemme intessute di elettronica minimale, chitarre acustiche, voci twee. Appunto, nulla di sconvolgentemente originale. Ma che grazia! "What Really Matters", prima della cinquina che compone "Po(p)tential", è forse la gemma più riuscita, insieme a "Bad Karma". Altrove compaiono sottili influenze degli 80 e dei 90 più oscuri (Scorn, Death in June, perfino Godflesh; ma c'è anche il Brian Eno anni 70 di "Another Green World"), ma in generale domina una cifra personale e intima, amica della forma canzone. Dice benissimo il titolo dell'Ep: benché anomalo e piacevolmente deviante, questo è potenziale pop.
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La recensione po(p)tential di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-16 00:00:00
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