Marvin Krackers Home Junkies 2000 - Ska, Punk, Hardcore

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Attacco a 100 all’ora, senza tanto perdersi in balle. I Marvin Crackers (ex Peter Punk) si presentano subito per quello che sono: un chiassoso convoglio sulla scia superexpress di Lagwagon e Riddance. Hardcore melodico suonato a stecca e con divertita bravura, che quando riesce ad allontanarsi un po’ dai binari del cliché, fa saltare non poco ogni giovane punkrocker all’ascolto (in E.S. too U.S.A. e Fascist Pig , a voler trovare 2 esempi). Ricordano e devono molto pure ai NoFX (es. in Blow-job ), e intorno alla traccia #7 hanno la brillante idea di punk-coverizzare la hit dei beneamati (ah ah ah) backstreet boys As long as you love me (presente fra l’altro nella compila targata Fridge: Soniche avventure Punk): risultato facilmente immaginabile. Quello che non ti immagini dopo 8 canzoni cantate in inglese, è che nella restante metà abbondante del cd (autoprodotto) i Marvin Crackers mettono in fila 9 canzoni tutte cantate in italiano. E con risultati a volte davvero convincenti. La chitarra tende un po’ al maranza (es in Regina di picche) ma fortunatamente nelle restanti tracce non eccede. Testi che non disdegnano il “politico” (ricordando in certi passaggi gli immancabili e vicini di casa Punkreas) né l’ironia. In perfetto stile punk. Su tutti mi fanno strippare Tommaso sadomaso : “il frustino lascia i lividi per non dimenticare mai questa serata” o Voglio così : “la tortura che mi imprimi è quella di tenermi in vita”. Così. Beh… Non è il disco per la vita, ma che cce frega no? Lo si ascolta. A tratti davvero con gaudio. Punto.

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La recensione Home Junkies di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-12-27 00:00:00

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