Non è tempo di primavera. Non è tempo di sole. Tutto il panorama è nuvole basse che conservano lo spazio sottovuoto, la mente sotto pressione. La musica è là dentro, nell'aria grigia che si insinua come seduzione tra i pensieri e i sogni ancora freschi, stamattina. E' materia scura elettronica come i Depeche Mode di metà anni ottanta, ti ricordi di "Black celebration" e "Music for the masses", è post punk che non guarda al futuro e rivive sofferente il passato come insegnavano i Joy Division più asciutti, tra dark e perdizione (senti e risenti la sezione ritmica di "Eyes of riot"); nei brani in italiano si illuminano tracce lievi lievi dei primi Diaframma. Ogni cosa è nera per restare tale, poca luce occorre per ballate intimiste come "Another step" e "Slow", o per aperture sonore che rincorrono i in "The lads", i Cure più moderni e smaliziati. Come risolversi, o dissolversi, in ambiti sotterranei, i Nokeys celebrano la new wave brindando a occhi chiusi, con batteria dolce e decisa e basso sottile e assiduo e dominatore: "The regency" è un lavoro compiuto, solido e centrato, combinazione perfetta per questa stagione che non vuole essere mai primavera.
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La recensione The regency di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-05-05 00:00:00
COMMENTI (8)
incuriosito dalla copertina mi sono ascoltato i pezzi: davvero bellissimi, bravi!
bei pezzi, sopratutto eyes of riot!
Molto potente la vostra musica ragazzi, bei pezzi.
concordo in pieno.
giuro, dal modo in cui è cantata, mi ricorda "anal beat"
:]
Non ho ascoltato l'intero album, però le 3 tracce che ci sn su rockit mi piacciono parecchio!
Vedremo..
Solo una cosa: non mi aveva affatto convinto la traccia in italiano...
cheers guv!
fighi!