Il 2000 non poteva chiudersi in modo migliore... era tanto che aspettavo una proposta talmente attraente da meritarsi la cassetta per l'autoradio...
Si contano sulle dita di una mano i casi in cui scomodo Jeff Buckley per utilizzarlo come metro di paragone in una recensione... stavolta il pregiato raffronto spetta ai Katmandu, stupefacente formazione milanese.
Entrare in contatto con la scintillante musica di questo demo e' un rischio che mette a dura prova coloro abituati a cullarsi sulle onde vocali piu' aspre di Buckley.
Il rock dei Katmandu si nasconde dietro note velate di swing, stordendo le emozioni con una dolcezza dai contorni ruvidi, che ci abbraccia con calde effusioni vocali e impercettibili deviazioni funk.
Il dio Apollo apre le danze sonore con un'avvolgente swing che fatica a limitare la voglia di esplodere, trattenendo il respiro durante gli sferzanti e avvolgenti giochi di una voce che non passa inosservata.
Il calore divampa nella sinuosa Luna e Dipinta, brano che lascia fantasticare un Jeff Buckley meno angelico ma piu' nervoso, alle prese con i Mad Season di Long Gone Day.
Il fragore sopito che trapelava nei brani precedenti, viene risvegliato in Vibrazione, rock stralunato dalle forti tinte elettroacustiche, nel quale confluiscono melodie carezzevoli e nervosi cambi di direzione.
Tredici minuti forse non ineccepibili dal punto di vista tecnico, che risentono inevitabilmente delle costrizioni dell'autoproduzione, ma dai quali si diffonde una tale quantita' di idee ed emozioni che farseli scappare e' un affronto al cuore di chi ha capito cosa ho descritto.
Se non trovano una casa discografica disposta a investire, dovro' produrmeli da solo per metterli in camera...
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La recensione 2000 3D di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-12-31 00:00:00
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