Se ascoltando i Concrete non ti viene voglia di spaccare tutto, probabilmente hai qualche problema. L'intensità che i romani generavano con il loro hardcore metalizzato rivaleggiava con i Breach ad armi pari e questo è tutt'altro che poco. Parlo al passato perchè purtroppo la band si è sciolta dopo aver scritto alcune tra le pagine migliori dell'hardcore italiano anni 90 e non solo. Anni in cui sono uscite band fenomenali dalla penisola, By All Means su tutte, e la "scena" nostrana non aveva nulla da invidiare ad altre più blasonate. Questo "Gvttae Sangvinis" è una raccolta del materiale uscito solo in vinile tra il '93 ed il '97, e rivive ora riregistrato e con un packaging di serie A grazie a Donna Bavosa/SangueDischi e Shove. Una pioggia di fuoco e ghiaccio in contemporanea, le chitarre come muri di lava e le urla come schegge siderali, ecco cos'erano i Concrete. Ringrazio il dio dell'hardcore per avermi fatto assistere ad un loro concerto, esperienza che spalleggia con il mistico, vero e proprio bagno di sangue che ricongiunge con i fasti dell'hardcore della prima ora, il tutto espresso con devastante emotività.
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