Dopo circa un anno di assenza, torna sulle scene il ‘cantastorie’ veneto più sottovalutato d’Italia. L’occasione è data dalla ristampa del disco omonimo del 1983, reintitolato “Giorni dispari”; per aprire la strada a questo album viene quindi pubblicato un singolo che prende il titolo (“Il pendolo”) da una delle 3 bonus tracks previste per la riedition. E naturalmente Bubola non smentisce le sue doti di rocker sopraffino, con 3 canzoni che evidenziano ancora una volta la sua cifra stilistica.
La title-track è una ballata che solo Massimo sa scrivere: sfumature dal sapore americano e, come riportato nella nota stampa, un testo “che parla dei moti dell’animo, dell’alternanza e della convivenza ritmica di sentimenti opposti”. “Jesorum”, invece, ha un mood particolarissimo, tanto da far tornare in mente quel sound tipico, ad esempio, dei Santa Sangre, ma ancora più indietro di tutto un immaginario tarantiniano, tipico di film-cult qual è stato “Dal tramonto all’alba”. Chiude il dischetto un’intensissima versione live di “Capelli rossi”, ripescata da un concerto del settembre ’99.
Non rimane altro da aggiungere che quest’anticipazione vi aspetta nei negozi per poi gustare “Giorni dispari”, tra l’altro primo ‘full-album’ ad inaugurare le nuova etichetta del cantautore veronese.
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La recensione Il pendolo (cd single) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-01-10 00:00:00
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