Fabio Zuffanti
Fabio Zuffanti 2009 - Cantautoriale, Elettronica, Post-Rock

Fabio Zuffanti

Fabio Zuffanti, da Genova, è uno bravo. Ex Finisterre, nel 2008 ha scritto la colonna sonora per "Manituana" di Wu Ming (il libro, non ci sono film). Dopo un ep di cinque brani, ecco il suo primo album, dove mostra con eleganza le sue fonti di ispirazione: i Radiohead più elettronici e meno dediti alla forma canzone, i Sigur Rós, il Lucio Battisti di "Anima latina" (sentite il timbro e l'uso della voce, seppellita sotto le tastiere; ma in "Cuoci bene" a mio avviso spunta il fantasma di Raiz), i Giardini di Mirò di "N.a.t.o.". In un mondo di sussurri e presenze delicate di cristallo, stupisce la qualità dei testi dell'album, davvero sopra la media in un genere in cui è facile essere pretenziosi e involontariamente ridicoli. A volte ricordano il miglior Mogol ("parlare / è già troppo / ci sono / piccole cose / che / puoi rompere" mi ricorda il "cammina piano perché / nel mio silenzio / anche un sorriso / può fare rumore" di "Nel cuore nell'anima"), più spesso hanno la forma di piccoli frammenti di pensieri anche non-umani ("Cuoci bene"): tanto che Zuffanti si merita la fiducia di Tommaso La Branca, che firma il testo di "Domeniche senza tramonto". In brani che sembrano essere eseguiti in mezzo alla natura (numerosi i campionamenti da essa), domina un mood crepuscolare e malinconico, eppure stranamente grato alla vita per i tanti piccoli ordinari miracoli quotidiani che ci regala. Bello, anche se da meditazione e non da classifica.

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