"Weeds" è il diario segreto degli Airportman e di Tommaso Cerasuolo, cantante dei Perturbazione. Undici cover, undici polaroid che cristallizzano i ricordi e i percorsi personali dei protagonisti dell'album. Canzoni che in qualche modo parlano anche di loro, quindi. E che magari, nel consueto gioco dell'identificazione emotiva tra chi racconta e chi ascolta, rimuove la polvere dalle memorie di chi sta dall'altra parte dello stereo. Per l'occasione gli Airportman abbandonano – ma non del tutto – lo stile atmosferico e notturno degli album precedenti per sfoderare un approccio molto più vicino al folk acustico. Cerasuolo ce lo immaginiamo snocciolare questi versi come se stesse strappando con le corde vocali pezzi interi della sua anima, quasi a voler sezionare i propri sentimenti usando parole e sensazioni prese in prestito da altri. A volte il gioco funziona magnificamente ("Natural Kind Of Joy" dei That Petrol Emotion, "Paper Boats" dei Nada Surf, "White Chalk" di Pj Harvey, quest'ultima cantata da Daria Risso, figlia di uno dei tre Airportman), altre volte manca di incisività rispetto alle versioni originali ("In Between Days" dei Cure e "Pets" dei Porno For Pyros). In generale c'è abbondanza di bellezza, passione e sincera ammirazione. Disco ben fatto e dalle cromature autunnali, come suggerisce anche la copertina. Ma si tratta di un dettaglio poco significativo. "Weeds" - per quello che è, per il modo in cui è – trova la propria ragion d'essere anche durante il resto dell'anno.
---
La recensione Weeds (Airportman & Tommaso Cerasuolo) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-05-11 00:00:00
COMMENTI (3)
Riascoltato oggi nuovamente: ce ne fossero di dischi di cover così! "Pets" rimane la mia preferita, ma anche tutte le altre tracce meritano tantissimo...
E Tommaso interpreta i pezzi alla grande!!! Bravi, bravi, bravi...
:)
bello, veramente bello e discreto! Bravo tommaso, bravi airportman!
Bellissimo disco... e mi piace molto la loro versione del pezzo dei Porno For Pyros...