Masoko Masokismo 2009 - Pop

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Ce l'hanno fatta, finalmente. Ci giravano attorno da troppo tempo, inanellando incredibili colpi a effetto conclusi con lisci a porta vuota. Stavolta però i Masoko fanno un bel respiro, alzano la testa e mettono ordine. Niente pose, ma concretezza. Non è più un fatto di cravatte strette, frangette luccicose e openbar modaioli. Si tratta di osservare mondi e comportamenti, per burlarsene e scrivere belle canzoni. E così arriva un disco pensato, arrangiato e prodotto in modo magnifico. Merito anche di Giorgio Canali, certo, ma soprattutto di una nuova consapevolezza. Tutto il mondo Masoko ha preso improvvisamente coscienza, inventando un piccolo gioiello di pop alternativo: frizzante, gustoso, ironico, trasversale. Addolcita la new wave joydivisionista, la melodia prende a brillare e la schizofrenia diventa progetto, non solo vanità. Le chitarre confermano le intuizioni geniali, tra cupe sferzate a cento all'ora e giochetti zuccherosi. La sessione ritmica si illumina e prende per mano le canzoni, senza fare versacci da sala prove. E Davide De Leonardis non è più solo una versione romana di Camerini che canta nei Gang of Four, ma una delle Voci più riconoscibili, curiose e carismatiche in circolazione nel mondo indipendente. Così arrivano potenziali hit radiofoniche, pronte per l'estate. Perchè nel disco, seppur di traverso, si canta e controcanta in allegria. Ascoltate "Fitness" o "Non devi aver paura" se volete la testa gonfia di ritornelli. Curiosate tra i tormenti di una ragazza da concerto in "Postgroupie". Godetevi il romanticismo agrodolce di "Troppi trucchi" o fatevi trasportare in un pogo surreale con lo schizzato post-punk di "Sei un Maiale". E visto che non potevano mancare gli ospiti, la chiusura è affidata ad un tripudio di falsetti con gli Amari. "Masokismo" è un caleidoscopio di storielle pop, colorate da un arcobaleno che parte dalla new-wave, curva sul punk e arriva al brit-rock. Un disco riuscito, maturo nella sua giocosità, deliziosamente stupido e sgangherato. Frivolo nel proporsi, ma consapevole ed intelligente nell'imporsi. Compimento di tanti anni di grandi idee troppo spesso soffocate da un'attitudine alla volemose bene. Non ancora un capolavoro, ma un disco davvero bello, da sorseggiare in allegria. Stavolta non ci sono dubbi: i Masoko ce l'hanno fatta, finalmente.

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La recensione Masokismo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-05-18 00:00:00

COMMENTI (23)

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  • valves 14 anni fa Rispondi

    bella melodia in troppi trucchi

  • 0roke0 14 anni fa Rispondi

    "Non ci si trucca così pesante se non si ha niente da nascondere" [:

  • faustiko 15 anni fa Rispondi

    Suona meglio la recensione che il cd... :[


    (Messaggio editato da faustiko il 21/05/2009 12:50:09)

  • sospesoa 15 anni fa Rispondi

    Grossi!!

  • czeschko 15 anni fa Rispondi

    Non ho ascoltato i dischi precedenti; ma se questo è il disco con cui "ce l'hanno" fatta, non oso davvero ascoltare gli altri.

    Dai, su, non scherziamo. Un gruppo che addolcisce "la new wave joydivisionista" e abbandona Alberto Camerini al massimo per spostarsi vero i VELVET è un gruppo che ce l'ha fatta?!

    Mi delude Rockit. E anche un pò Giorgio Canali

  • mariopanzeri 15 anni fa Rispondi

    "Non devi aver paura" è un piccolo gioiellino.

  • superphil 15 anni fa Rispondi

    i masoko spaccano siete dei culi voi che li snobbate!

  • sigsolo 15 anni fa Rispondi

    ..mi prenoto per il duetto in STORIA BREVE a Sanremo !!!

  • utente0 15 anni fa Rispondi

    "sei proprio un maiale" che poesia

  • mattemusso 15 anni fa Rispondi

    mi ricordano gli 883:=