Curiosando nel Myspace dei Lorre noto con piacevole sorpresa l'amicizia (virtuale) con David Lynch; scommetto un foglione da 50 che il geniale regista statunitense sarebbe stato ben lieto di sonorizzare le scene più visionarie e angoscianti dei suoi film con le frustate sonore del combo siciliano. E insieme a lui avrebbero di che trastullarsi anche i più assidui frequentatori delle discoteche più estremiste dell'italico stivale. Già, perché il terzetto isolano dispensa a piene mani un'elettronica claustrofobica, dalle metalliche atmosfere notturne e suburbane, con un occhio di riguardo per le dinamiche danzerecce che caratterizzano certe produzioni elettrodark degli ultimi anni. "Roghi dei libri", uscito per la weblabel Niegazowana, sfodera cinque tracce inchiodate ad un intrigante parossismo sonoro (e vocale) che flirta con la techno, l'alt-rock, il dark, l'industrial e da molto lontano – soprattutto sulla 6 corde di Simone Scicolone – anche con certa new-wave '80 di acida fattura ("The mothers of lovers" docet).
Suggestivo immaginarsi i Covenant, gli Underworld, i Prodigy o i New Order tutti assorti a giocherellare con i propri strumenti in mezzo agli agrumeti della campagna palermitana. La Sicilia non è poi così lontana dal resto d'Europa, musicalmente parlando. Miracoli dell'elettronica!
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