Versatile polistrumentista minimalista pugliese. Fabio Albanese in questo lavoro totalmente autoprodotto, "Sternocleidomastoideo le proprietà del pomodoro", condensa quindici delicate composizioni dai profumi autunnali, irrobustite da variopinte tessiture elettroniche. Musica potentemente cinematografica, da ascoltare con un caffè forte in mano, mentre sullo schermo scorrono istantanee veloci che ritraggono uomini del nuovo secolo. Niente canto, solo strumenti, suoni concreti e beat elettrici: chitarre e riff ora duramente drammatici ora rallentati in chiave postromantica, rintocchi di campane, trilli di telefoni improvvisi, pianti di bambini.
Corvi neri che squarciano la superficie bianca delle nuvole, suoni ipnotici e singhiozzanti, contorsioni musicali minacciose. Queste sono piccole suite visionarie, che rendono buono il terreno della sperimentazione anche se il magma compositivo si rivela ancora immaturo: quello che si avverte in molti di questi capitoli musicali è infatti molto più che la direzione della ricerca, quella del compiacimento per quello che si è riusciti a fare.
Ci sono le fondamenta ma bisogna costruire meglio le abitazioni musicali che verranno.
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La recensione Sternocleidomastoideo, le proprietà del pomodoro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-03-30 00:00:00
COMMENTI (1)
Ciao, in primis ti ringrazio per aver parlato di me e della mia musica su Rockit anche se, francamente, la mia indole a compiacermi, si sarebbe aspettata delle parole nate dall'esperienza di Marco Villa. Passando per un attimo alla parte del re-censore, vorrei porti alcuni questiti: quando, secondo un'esperta musicale come te, un musicista può considerasi maturo e, soprattutto, dove hai ritrovato esattamente il mio compiacimento per "quello che si è riusciti a fare"? Infine ti chiedo: c'è, tra quelli del mio album, un altro brano, oltre innocence, che ti è capitato di ascoltare? Grazie ancora per la saggezza mostrata. Saluti.