Amnesia [Lombardia]
Reverse 2009 - Pop, Elettronica

Reverse

Prendere una bella voce, farle cantare pezzi di attitudine pop e poi ci aggiungiamo un po' di elettronica che tanto è sempre di moda. A quanto pare gli Amnesia devono aver fatto un ragionamento simile per il loro album di debutto "Reverse". Ragionamento che non è così sbagliato se si vuole partecipare a Sanremo Rock, e loro ci sono riusciti con tanto di secondo posto messo in cassaforte. Purtroppo sono troppo simili ai Subsuonica, o ai più elettronici Motel Connection, con la differenza di un minore impiego di strumenti rock lasciando troppo spazio alle basi e ai beat. Alla lunga stanca. O meglio banalizza l'insieme. Il suono esce troppo freddo, limitato. Stilisticamente perfetto ma che non riesce a trasmettere passione, sprofondando in quella terra di nessuno condivisa contemporaneamente dalla dance e dal pop. Oltretutto l'ascoltatore si ritrova spiazzato perchè, a metà, dopo il brano strumentale "H2O", i bpm salgono vorticosamente, con un balzo folle che passa da canzoni smaccatamente pop a tracce da rave party. L'unico elemento che collega le varie parti è la voce, e non basta. Il pezzo più riuscito dell'album è "Gravità zero", dove la brava Valentina Ciampalini riesce a fare emergere tutte le sue tonalità e sfumature, accompagnata da una base drum 'n' bass ricca di effetti che fa tanto Chemical Brothers. Sulla cover di "Lamette"di Donatella Rettore, invece, il tasto skip è d'obbligo, è troppo tamarra. Nel complesso è un disco eterogeneo che può assecondare i gusti di molti ascoltatori diversi, forse troppi. Spero che il prossimo abbia una maggiore personalità.

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