Esordio sulla lunga distanza per i fiorentini Tribuna Ludu, questo "In etere" è un bel casino.
Per farvene un'idea, prendete il punk funk e unitelo alla new wave. Metteteci una voce declamatoria e distorta che come un tritatutto ingurgita e sputa fuori canzone italiana ritagliata ("Cardiopalma"), politica di basso livello ("Il passo dell'oca"), C.C.C.P. ("Io sto bene") o Giovanni Paolo II mercificato ("JPII®"). Aggiungete testi deliranti, campioni registrati qua e là, un missaggio discutibile ed ecco prendere forma quaranta minuti di eclettica schizofrenia.
La cosa potrebbe anche essere geniale, ed alcuni brani infilano parti strumentali divertenti ed all'altezza ("Cardiopalma", "Etere"), ma nel complesso qualcosa non va per il verso giusto. Spesso si vorrebbe cambiare del tutto l'approccio alle parti vocali del gruppo, spesso i testi lasciano il tempo che trovano, alle volte la musica si trascina un po' troppo senza un giro che valga la pena portarsi dietro. Ed è un peccato, perché i numeri per un buon disco c'erano tutti.
Nel complesso un esordio interessante, che mette parecchia carne al fuoco e segna anche punti a suo favore, ma rimane ancora acerbo e bisognoso di rivisitazione.
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