Gli Exilia sono in attività da oramai un decennio, ed hanno portato avanti con costanza incrollabile la loro proposta di nu-metal melodico con voce femminile che tanto successo è valsa loro oltralpe, specie tra le genti germaniche. Anche questo "My own army" non cambia le carte in tavola, con brani carichi e melodici lungo la tradizione più classica del genere ("The hunter" valga per i primi, "Far from the dark" o la titletrack per i secondi). Qualche elemento nuovo fa capolino qua e là, perlopiù come decorazione, mentre il grosso del disco rimane carne e patate, ovvero pezzi semplici, orecchiabili e sostanziosi, materiale solido e diretto, adatto alla dimensione live che ripercorre ruffiano un canovaccio forse usurato ma efficace.
Il disco in sé è ben scritto, la voce di Masha rimane l'elemento caratterizzante, le canzoni ci sono e si lasciano ascoltare, anche se spesso i suoni risultano deboli ed ovattati, forse meno graffianti e potenti di quanto avrebbero potuto essere con una produzione diversa (non me ne voglia il batterista degli Ill Niño). In genere si avverte una più spiccata propensione metal. La cosa che più colpisce è il livello medio raggiunto, ben pochi i momenti morti, la maggior parte dei brani risulta piacevole e azzeccata. E, data la scelta di genere ed approccio, è forse questo che più conta nell'economia di un album.
Tirando le somme è un episodio che non deluderà di certo i fan. Con ogni probabilità non farà girare la testa di chi al genere o a certe sonorità ha dato le spalle, ma è la conferma che gli Exilia rimangono una delle migliori proposte nu-metal che l'Italia abbia saputo avanzare in ambito internazionale e no.
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La recensione My Own Army di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-06-12 00:00:00
COMMENTI (1)
re-ce! re-ce! re-ce! :)
(Messaggio editato da propapromoz il 15/05/2009 19:25:53)