Metalcore, strofe urlate, ritornelli melodici, un po' di Incubus, i Korn che fanno capolino qua e là, percussioni ben piazzate, una chiosa elettronica reminiscente dei Linkin Park. I Taster's Choice sono questo ed altro.
Attivi da anni, i livornesi giungono con "The rebirth" al secondo disco dopo l'esordio di "Shining" del 2005. Forte di una solida produzione alle spalle, l'album parte deciso ed aggressivo dando prova delle capacità del gruppo, dal cantante alla sezione ritmica, che tra l'altro fa un uso delle percussioni sempre azzeccato e consono, una gradevole aggiunta. Un po' di elettronica qua e là, riff belli pesanti in primo piano, insomma c'è di che andare fieri. Peccato che manchino i brani capaci di far davvero decollare il tutto. Se infatti il livello medio dell'esecuzione è assolutamente internazionale, il materiale in sé lascia un po' il tempo che trova, con brani poco incisivi e carenti di personalità.
Se amate le sonorità del metalcore melodico troverete nei Taster's Choice un'alternativa made in Italy assolutamente all'altezza. Speriamo che il futuro riservi loro dei pezzi con cui portare le loro capacità a compimento.
---
La recensione The Rebirth di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-06-03 00:00:00
COMMENTI