I Froben si chiamano come uno sciroppo per la tosse, non so quanto volontariamente. Penso di averlo anche preso, il Froben, ma come ogni sciroppo per la tosse non sarà servito a un cazzo. Per fortuna l'ascolto dei Froben ha avuto esiti decisamente più positivi. Premessa: quattro tracce sono poche e bla bla bla. Ciò detto, non sono quattro tracce che passano senza destare un po' di attenzione: radici negli anni novanta agnelliani e, soprattutto, godaniani, sguardo verso il rock radiofonico d'oggi. Sono pezzi di qualità, enfatici e carichi senza essere eccessivi o strabordanti. Un piano che picchia nelle orecchie, chitarre che costruiscono e salgono a dominare. Per inquietudine e una certa ossessività, le mie preferenze vanno a "Perdo sangue" e "I capelli raccolti di Annes", due brani che fanno ben sperare nella creazione di un immaginario solido. Poi, si sa, sono solo quattro tracce e bla bla bla, ma d'ora in poi la parola Froben la collegherò a qualcosa che dà soddisfazione.
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La recensione Froben di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-06-23 00:00:00
COMMENTI (4)
Che bravi questi Froben :) ... "perdo sangue" è molto bella...
wow! bei pezzi davvero!
Bravi!
"perdo sangue" è meravigliosa...per me è stato un viaggio onirico...