Paolo Benvegnù5002009 - Cantautoriale, Pop

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Scrivere di Paolo Benvegnù è come raccontare i riflessi di luce provenienti dai frammenti di uno specchio frantumato. La sua capacità di sgretolare l'anima, dividendola nei suoi colori più sottili e prenderne i dettagli più intimi è diventata negli anni una sorta di teorema delle emozioni. Paolo è ormai adulto e navigato, ma continua a comporre con quell'aria indifesa di chi ancora si stupisce della Bellezza, come se fosse la prima volta. Questo piccolo EP rappresenta l'ennesima vertigine di un cantautore simbolo per una (piccola) generazione che ha creduto nel Sentimento. "500" prosegue l'esplorazione del mondo usando cuore e stomaco come lenti di ingrandimento, filtrando oggetti e persone attraverso quell'ipersensibilismo che diventa consapevolezza spietata del sentire quotidiano. Sogno, follia, dolcezza e sensualità che si fondono in un immaginario poetico e visionario, in cui l'Amore, sempre lui, non si stanca mai della sua violenza. Canzoni limpide, purissime, tratteggiate dai soliti impulsi rock che si dilatano in eleganti canzoni d'autore, vestite da arrangiamenti sinuosi, sudati, sincopati. Trame strumentali di archi e chitarre, più morbide rispetto al recente passato e suonate con un'attitudine ancora più corale, tanto da farsi chiamare ora "i" Paolo Benvegnù, in omaggio ad una sublime compagnia di musicisti che accompagnano l'ispirazione solista e ne propagano la diffusione, come cerchi nell'acqua, appunto. Probabilmente questi cinque brani non rappresentano il momento di ispirazione più alta, il livello scende rispetto al solito, ma nel caso di Benvegnù il problema è semplicemente l'abitudine al capolavoro. "500" appare solo un punto d'appoggio da cui ripartire per il prossimo lavoro sulla lunga distanza. Nell'attesa di restare di nuovo senza fiato, prendiamoci comunque questo ossigeno e respiriamo lentamente il suo profumo, prima del risveglio.

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La recensione 500 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-05-25 00:00:00

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