Biosystem55
Get Ready for the Next Battle 2009 - Nu-Metal

Get Ready for the Next Battle

Sono botte fin dall'inizio, di quelle che fanno male subito ma quando ti ci abitui non senti più niente. Niente proprio no, qualche livido resta. Come a dire che questo album è aggressivo come un gancio di Bruce Lee ma non mette l'ascoltatore ko. La violenza è così sostenuta che dopo un paio di brani diventa rabbia prevedibile come la tempesta di sassi che piove sulla polizia durante le proteste di strada più blindate e annunciate. Ma forse il punto non è questo, e in effetti se la durezza del suono diviene fin da subito marchio di fabbrica si capisce ben presto che "Get ready for the next battle" non è un pugno lanciato contro tutto e ad ogni costo. La sequenza di canzoni pare più una strategia di guerra calcolata al millimetro che si abbatte brutalmente su un nemico che però è già fuggito altrove avendo sentito puzza di bruciato.

L'equipaggiamento della truppa non è composto da armi batteriologiche che fottono quando meno te lo aspetti ma da un'artiglieria pesante come il crossover tra metal e hardcore che ha infiammato la fine degli anni '90 senza lasciare traccia e nemmeno orizzonti da dove costruire. Meno duri dei Fear Factory, i Biosystem55 sembrano i Coal Chamber, ma non c'è quella voce isterica che scuote il ritmo e dà una scossa a tutto. Il prodotto è confezionato pregevolmente ma ha il sapore di qualcosa assaggiato già troppe volte e il gusto tamarro della copertina non aiuta.

"Remember me" è la canzone più bella del disco anche se non si capisce cosa abbia in comune con tutto quello che ci sta attorno. "Anymore" cantata in italiano ricorda troppo i Linea 77, ma fa pensare che probabilmente cantare tutto il disco nella nostra lingua non sarebbe stata una brutta idea e avrebbe contribuito a rendere l'album un po' diverso. Stuprare "Maniac"- l'anima musicale della pellicola "Flashdance" - in versione metallara è terribile solo per averlo pensato, se l'intenzione era di far ridere l'obiettivo non viene nemmeno sfiorato. Il talento c'è tutto ma quello che manca è avere la forza di pisciare un po' fuori dal vasino.

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