I Delayka sono una band dell'hinterland milanese e con "Statica EP" realizzano la loro prima uscita. Cinque pezzi di rock in italiano, che cercano di ritagliarsi uno spazio proprio guardando ora alla new wave, ora a un rock adolescenziale fatto di chitarrine invitanti. C'è tanta voglia di fare in questi brani, ciò che manca è una lucida messa a fuoco: così, a fronte di episodi interessanti come "Catodica" o "Dilemma", ci si scontra anche con cantonate colossali come "In Lidia". Al momento, lo scoglio maggiore è rappresentato dal cantato, troppo spesso sospeso tra lo stridulo e il petulante, e dai testi, infarciti di vocaboli improbabili e quasi mai legati alle musiche. L'impressione è che una produzione curata e una maggiore esperienza possano portare a qualcosa di stimolante. In sostanza, il lavoro da fare è parecchio, ma alcuni puntelli lasciano intravedere possibili sviluppi positivi per il futuro dei Delayka.
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La recensione Statica EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-04-21 00:00:00
COMMENTI (3)
Vabbè che rock.it è noto per stroncare di default, ma avrebbe fatto piacere che l'ep, prima di venir recensito, fosse almeno stato ASCOLTATO (magari con un filo di approfondimento, se non è chiedere troppo)! [:
Comunque, per chi volesse farsi un'idea propria senza pendere dalle labbra dell'ultimo """"""giornalista musicale"""""" partorito da internet, può farlo andando su myspace.com/delayka
Il fatto che determinate parole ed aggettivi vengano utilizzati gratuitamente, buttati addosso come arance marce, forse perchè siamo ad Aprile (ma dubito che il nostro saputello qui abbia una cultura tale da conoscere il periodo di raccolta delle arence, fa pensare subito ad una mancanza di impegni quotidiani. Paragonare questi pezzi, dapprima la new wave, poi al rock adolescenziale, fa pensare che il suddetto critico abbia ascoltato per la maggior parte della sua vita Gigi D'Alessio e new-pop napoletano, avvicinandosi solo ora al rock e varianti, come un bimbo si avvicina alla bicicletta senza rotelle: dapprima con paura e diffidenza,, poi prende coraggio e scapitobola ripetutamente a terra, vinto dall'inevitabile inesperienza dei suoi neuroni.
Caro il mio Marco, cerca di ascoltare un pò più di Musica!