Bianco e nero sulla Milano dei primi anni 60. Le immagini: quelle scelte dalle inquadrature di Michelangelo Antonioni. I protagonisti: Marcello Mastroianni, tanto affascinante quanto annoiato, Jeanne Moreau tanto tormentata da esser ormai pronta a diventare la contesa Catherine di Truffaut (in "Jules e Jim"), e l'ancora ingenua musa del regista ferrarese, Monica Vitti. Il tempo: le ore che trascorrono tra pomeriggio e notte. I sentimenti: l'esistenziale nel turbinio del grande boom, l'incapacità di comunicazione, passioni esaurite, la fisicità del vacuo. La musica: metalinguaggio che da' vibrazione alle azioni dei protagonisti, e forma alle noie stagnanti.
Gaslini fu all'epoca, l'artefice del discorso musicale del film "La Notte". Al Teatro dal Verme di Milano, a febbraio scorso, ha offerto quella stessa colonna sonora al pubblico, registrandola dal vivo. Autore raffinato, attento alle avanguardie, mai pago di sperimentazione, gioca con le note del film, dividendole in due unità ben distinte. "Fonte funda suite" risulta più legata ad una certa onomatopeica del testo filmico, poca costruzione diluita piccoli grappoli di note, jazz asciutto e a tratti ermetico; "La Notte", decisamente più popolare e calda, viaggia tra blues e lieve groove funk. Riprende le parti musicate diegeticamente nel film (appare anche lui nelle riprese), qua e là alterandone un po' la struttura rispetto all'esecuzione cinematografica. Un concerto che è una condensazione delle sue ispirazioni e dedica al mondo del cinema, con cui altre volte avrebbe collaborato (doveroso menzionare "Profondo Rosso", la cui composizione è soprattutto ricordata per l'esecuzione allucinante dei Goblin).
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.