La luce entra di striscio, taglia i muri ispessiti dall'umidità e dal luglio tremante tra colpi di calore e folate di mal'auspici autunnali, dondolo e mi appoggio e latito. Il mood è incostante e sa di elettronica asciutta, new wave raffinata ed eclettismo, la parola sovrasta e regna per un gusto lessicale che si antepone alla scrittura musicale, amore per le citazioni letterarie e filmiche, libretto che è un micro racconto d'autoanalisi. Si campionano caramelle e s'omaggia Pelù in "La danza delle ossa", buio profondo joydivisioniano in "Dinosauro" e saluti e baci ai Diaframma come ispirazione e faro; il lavoro scivola fluido e denso lungo minuti di accordi soffici e ricercatezza, "Portami via" oscilla tra capitoli di "Ko de mondo", indubbi riferimenti a Ferretti nell'umore e nell'uso sinfonico della lingua, figure retoriche s'aggrappano a visioni en plein air crepuscolari, mai in tinte pastello. "Dinosauri" è un frutto, coltivato e cresciuto con l'attenzione necessaria, da una fioritura di pensieri amari e umani, la polpa è melodica e il succo piacevole, un'uscita seducente.
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La recensione Dinosauri di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-07-17 00:00:00
COMMENTI (1)
che bello sto disco!