Ci sono dischi che per guadagnarsi il proprio spazio devono essere lasciati fare. Questo "A theme for the moon" di Luigi Rubino, membro degli Ashram, è uno di questi.
Avrete presente quelle semplici e malinconiche melodie al piano che spesso vengono usate per le colonne sonore, pezzi destinati a sottolineare un qualche addio, i turbamenti di cuore del girovago protagonista o giornate piovose e sguardi pensosi riflessi nelle finestre. Oppure, se bazzicate in oriente, certi pezzi di Joe Hisaishi. Ecco, Rubino si cimenta in una dozzina di dette composizioni, con saltuari accompagnamenti d'archi o voce e Pasolini che si confessa alla madre in un cantuccio del disco a dare quel tono ("He is her").
Il primo approccio non è dei migliori. Spesso dischi come questo cadono dal lato sbagliato dell'interesse dell'ascoltatore, susseguirsi di episodi troppo lineari per far presa da sé e troppo anonimi per riuscire ad evocare un'atmosfera che valga la pena dell'ascolto. Quasi si trattasse di scarti di una qualche produzione cinematografica, scene e costumi poggiati in un angolo che da soli perdono fascino e senso. Tuttavia con l'andare degli ascolti, vuoi per l'aumentata familiarità, vuoi per l'approccio meno ansioso ed attento, "A theme for the moon" riesce a farsi apprezzare nella sua semplicità, per la sua compagnia tranquilla e sognante, per quelle melodie senza troppi orpelli.
Certo nulla di nuovo, certo un disco che difficilmente vi travolgerà, ma un album nondimeno piacevole che sa essere incantevole se solo lo si lascia fare.
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La recensione A Theme For The Moon di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-06-10 00:00:00
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