Questo è un disco che non chiede molto, se non farsi ascoltare in pace. Un lavoro che vuol farvi immaginare gamme di colori primari, trasportarvi aldilà della vostra coscienza permeata di macchie più o meno sporche. Lasciatevi distrarre, allontanatevi dalla routine, partite per un viaggio onirico senza bisogno di cinture di sicurezza. I milanesi Le gros ballon creano melodie in continuo movimento, che lievemente cambiano senza disturbarti, piccoli episodi da riempire con diapositive ed istantanee di vita passata, presente e futura.
Formano i brani secondo uno schema che li avvicina alla colonna sonora cinematografica ("Meglio non aspettare la luna" ed "E' buio tra gli alberi"), una base unitaria, un tema costante, in questo caso vagamente melanconico, a cui tutti i brani ritornano pur sviluppando una forma propria, un divertirsi con le note e con le emozioni pur tenendo sempre presente l'intento finale. Le canzoni rimangono sospese tra il serio ed il divertissement musicale, quasi volessero prendersi gioco dei problemi che costantemente ci affliggono e riderci su. Tenui ninnananne ("Mentre i bambini dormono"), si alternano ad inserti atmosferici e ad attimi di languida nostalgia, creando un mood omogeneo che raramente viene interrotto da piccoli attimi di lucida rabbia ("Minipaper assassino").
Mettete in moto la vostra fantasia, costruite il vostro fragilissimo film, cercate le immagini giuste da inserire nella musica dei Le Gros Ballon e poi create il vostro capolavoro fatto di immagini e musica.
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La recensione Le gros ballon di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-10-29 00:00:00
COMMENTI (3)
Bellissimo disco!
concordo. proprio un disco stupendo!!
Belli, proprio belli e secsi :)