Peppe Voltarelli continua a portare avanti la sua immagine di artista per emigranti e lo fa con un disco live registrato, appunto, all'estero. Germania, Francia, Repubblica Ceca. Non tutte destinazioni degli emigranti di casa nostra, ma tant'è, per un'artista folk italiano che canta in lingua nostrana e dialetto è comunque un bel successo superare i confini. Questo "bootleg live", come viene definito in copertina, presenta un Voltarelli in forma, capace di interpretazioni istrioniche e dotato di carica da vendere. Colpiscono in particolare le prime tracce, che lo vedono accompagnato dal solo Antonello Messina al piano: scarnificate all'essenziale eppure più solide e irruenti dei brani suonati con il gruppo al completo. È in fondo proprio questo a colpire maggiormente: privato di arrangiamenti minimamente costruiti, lo show di Voltarelli guadagna in genuinità e forza, riuscendo a superare i dubbi sollevati con il disco d'esordio e raggiungendo una credibilità a tutto tondo.
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