Questo CD parte da una fine: Enrico Micheletti, una vita mano nella mano con la musica del Diavolo, consegna ai posteri con il secondo album del progetto Roots Connenction alcune riuscite cover di capisaldi del blues (gli appassionati leggano la scaletta) e una manciata di composizioni autografe che omaggiano gli stilemi del genere, il tutto flirtato da un'elettronica che si muove tra sbuffi dub e ammiccanti visioni mistiche, tra lamenti di sitar (di cui Micheletti era suonatore) e slide di chitarre dobro. Ce n'è per tutti i gusti, dai Suicide a Skip James, con in chiusura una monumentale "Ring Them Bells" cantata da Alberto Morselli già Modena City Ramblers (ma una menzione d'onore va anche al divertimento ragga di "Johnny Too Bad"): il tutto è merito anche della coppia di produttori agli effetti e campionamenti, ovvero Fabrizio "Bronski" Ferraboschi & Fabrizio "Taver" Tavernelli, che lavorano di contorno espandendo le minimali movenze del sofferto tocco blu di Micheletti.
Perché il blues può essere la fine del viaggio, dopo che hai ascoltato tutto l'immaginabile: e ti ritrovi all'origine (esiste una origine?) con un voce e una chitarra sdentata, e ti accorgi che non serve altro su questa Terra per essere felice... Enrico Micheletti l'aveva capito: buon viaggio, il treno continua a correre, la destinazione è ignota, ci accompagna la musica and the music is life.
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La recensione Animystic di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-10-29 00:00:00
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