Sono giovani, giovanissimi, i siciliani Antarte. In tre non raggiungono l'età pensionabile e di strada, musicalmente parlando, tanta ne devono ancora fare anche se le premesse sono decisamente buone. Il loro primo album, l'autoprodotto "Antarte", è un ep di 5 tracce che spaziano dallo strumentale a brani cantati di stampo intimista. La parola d'ordine del disco è sicuramente sperimentazione: ce n'è molta tra una traccia e l'altra. "Thirteen" e "Midnight songs" sono i due brani cantati, il primo è una ballata indie con distorsioni di chitarra che sfociano su delicati arpeggi finali, il secondo si basa su un susseguirsi di variazioni piano-forte. I pezzi strumentali si affidano a lunghe suite che vanno dagli arpeggi paranoici di "Acid Skies", al crescendo emotivo di "Number the stars" fino ai rumori ambientali di sottofondo di "When you choke". Gli Antarte devono ancora decidere che tipo di musica vogliono fare, ma una volta deciso quello, sentiremo ancora parlare di loro.
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La recensione Antarte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-10-06 00:00:00
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