Cinematografico e sottomarino, l'infaticabile Valerio Cosi, con "Heavy Electronic Pacific Rock" illumina il suo lato più psichedelico. La traiettoria libera del sassofono guida l'orecchio verso immersioni acustiche che spaziano verso la sperimentazione in calce a filtri elettronici, eleganti, fluttuanti e rivolti al rumore, mai cacofonico, sempre depurativo ("Study For Saxophone And Electronics..."). Alimenta derive kraut e free jazz, con piglio etereo, non aggressivo o invadente ma pacifico (appunto), sognante ed in grado di attivare pulsioni celebrali. Stimolante. Damo Suzuki e Albert Ayler seduti in poltrona a bere la camomilla ("A New Vipassana" e "Proud..."). Gioca con atmosfere da colonna sonora di film in bianco e nero, donando un volto all'ambient più invisibile e casalinga, congelando gli istanti irreversibilmente ("The North Pole Vibes"). Ama i crescendo il compositore tarantino, e con le impennate gioca da padrone di casa. Piccoli (grandi) geni crescono.
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La recensione Heavy Electronic Pacific Rock di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-06-29 00:00:00
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