Un disco per cristallizzare il ritorno, e gettare le basi per qualcosa di nuovo. Un anno di concerti, messi nero su bianco da queste 11 tracce, rubate alla data che li ha fatti ripartire ufficialmente, il 7 novembre 2008, all'Estragon di Bologna. C'ero quella sera, così come c'ero pochi giorni fa: sempre Bologna, sempre Massimo Volume, chiusura del tour prima del nuovo album.
L'emozione di quel primo concerto sotto le Due Torri dopo ben 6 anni di assenza rivive nel disco, traccia dopo traccia. Mimì e compagni sono tornati, e ci suonano le loro canzoni, proprio quelle che molti hanno consumato ormai anni fa, o che per altri hanno rappresentato un incentivo in più, anche dopo "Almost Blue" (il film di Alex Infascelli di cui i Massimo Volume hanno realizzato la colonna sonora, NdR), per venire a studiare a Bologna.
Parlare di questo disco, allora, significa parlare di quel concerto, e di tutti i concerti fatti quest'anno. Compreso l'ultimo, su cui è calato poi il sipario: la band si ritira per deliberare, ci si rivede a primavera con un disco tutto nuovo. Che ci dirà finalmente che direzione prenderanno, musicalmente e a livello di liriche. Inutile far previsioni, la palla di cristallo non ce l'abbiamo. Ma proprio quell'ultima apparizione, pochi giorni fa, ci ha lasciato a bocca asciutta: sono stanchi? Sono spenti, visto che quelle canzoni le portano in giro ormai da troppo? Si è esaurito l'entusiasmo post reunion? Tutte le ipotesi sono legittime e sacrosante. Continuiamo ad emozionarci con "Primo Dio", o con "Fuoco Fatuo". E siamo contenti che sia stato inciso l'inedito "Esercito dei santi". Ma ora è il momento di aspettare, tanto sono tornati e stanno preparando qualcosa di nuovo, non c'è più pericolo: quella data sarà stata unica, ma ce ne saranno altre. Ripartono da qui, dunque. Senza volgere le spalle al passato ma senza nemmeno farsi condizionare troppo, hanno detto. Senza dubbio, i Massimo Volume qualcosa da dire ce l'hanno ancora.
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